Con il concerto di Ballaké Sissoko, Driss El Maloumi e Rajery, in scena con il progetto 3MA alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia (Museo Diocesano), prende il via domenica 15 dicembre alle ore 20 la II edizione di “Sacro Sud – Anime Salve 2.0”, per la direzione artistica di Enzo Avitabile. La rassegna, organizzata da Black Tarantella e dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e finanziata dalla Regione Campania (Fondi Poc 2014/2020), porterà fino al 6 gennaio in 7 chiese della città di Napoli, dal centro alle periferie, 12 spettacoli ad ingresso gratuito con artisti provenienti da Mali, Marocco, Madagascar, Pakistan, Iran, India, Portogallo, Turchia, Usa e Italia. Per un grande incontro di musica, arte, danza e poesia.
Tra i protagonisti di questa edizione: Uto Ughi con Bruno Canino, Giovanni Lindo Ferretti con il recital “Bella gente d’Appennino”, l’Ensemble Divana dall’India, Giovanna Marini, l’artista e attivista iraniana Sahar Ajdamsani, la cantautrice portoghese Lula Pena, il danzatore turco Ziya Azazi. Spazio anche ai canti gospel e spiritual con tre formazioni dal South Carolina – Mildred Daniels, The Charleston Mass Choir, Gospel Times – e al progetto “Vesuvius Ascension” dello stesso Avitabile con il musicista pakistano Ashraf Sharif Khan al sitar, Furio Di Castri, Tony Esposisto e Gianluigi Di Fenza, che chiuderà la rassegna il giorno dell’Epifania.
“Questo festival è Napoli che apre le porte e il cuore, partendo dal mare fino ai punti più nascosti della città non frontale” sottolinea il direttore artistico Avitabile. “L’amore per le differenze, le radici, la realtà, la storia. È un incontro unico che parla di musica e sacralità. Una ‘devotio pupuli’ che nel silenzio grida la sua aspirazione luce”.
Ad inaugurare la rassegna saranno tre virtuosi degli strumenti a corde, tre maestri della musica africana – Ballaké Sissoko (kora), Driss El Maloumi (oud), Rajery (valiha) – protagonisti di un viaggio nella tradizione e nella spiritualità nera di rara potenza evocativa. Il trio presenta nel suggestivo scenario del Museo Diocesano (Largo Donnaregina, Napoli) il progetto 3MA che prende il nome dai rispettivi paesi d’origine: Mali, Marocco e Madagascar. Un’esibizione di grande fascino, tra strumenti ancestrali e contemporanei, che racconta attraverso il virtuosismo dei musicisti in scena diversi secoli della tradizione africana.
Napoli – È muro contro muro al Teatro San Carlo di Napoli sulla nomina del… Leggi tutto
Napoli - Dopo il via libera definitivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è ufficialmente… Leggi tutto
Napoli – Una vasta area trasformata in discarica abusiva è stata sequestrata ieri dagli agenti… Leggi tutto
Eboli– Un vero e proprio laboratorio dello spaccio, ma anche strumenti falsi di pubblica certificazione.… Leggi tutto
Mancano pochi giorni per presentare la richiesta per un sopralluogo gratuito di approfondimento conoscitivo degli… Leggi tutto
Per chi ha perso la prima occasione o desidera rivivere l'esperienza, la Reggia di Caserta… Leggi tutto