“Tra i nostri doveri di rappresentanti dei cittadini in Consiglio regionale c’è, su tutti, quello di denunciare ogni atto, iniziativa o azione che a nostro avviso risulti non coerente con i principi normativi. Non siamo giudici, per questo chiediamo che sia la magistratura a fare chiarezza e a riscontrare eventuali illeciti. Per anni abbiamo denunciato l’inutilità della Commissione d’inchiesta sulle Partecipate. La decisione di archiviare l’indagine non smonta comunque la nostra convinzione. Ovvero, che sono già presenti altre commissioni di controllo che avrebbero potuto svolgere lo stesso tipo di attività senza spese aggiuntive a carico dei cittadini. E che, soprattutto, il regolamento consiliare prevede che l’attività della Commissione d’Inchiesta non debba superare i sei mesi, mentre quella presieduta da Passariello ha ottenuto ben tre proroghe per un totale di oltre due anni”. Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Siamo del parere che una Commissione d’inchiesta debba avere un obiettivo preciso e dunque un tempo limitato, in quanto la sua costituzione risponde a un’esigenza contestuale al periodo in cui viene istituita. Resta, dunque, lo spreco obiettivo di denaro pubblico, soprattutto alla luce del risultato della Commissione Passariello: due anni di lavoro per produrre quattro paginette di puro nulla. Non è così che immaginiamo di investire i soldi dei nostri cittadini. Per questo continueremo senza sosta a denunciare iniziative come questa, che riteniamo inutili, inconcludenti e che producono esclusivamente uno spreco di risorse dei cittadini della Campania”.
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