Gran finale per l’ottava edizione di “Pane Ammore e Tarantella”: lunedì 30 dicembre in programma uno spettacolare concerto di fine anno ad Avella (Avellino).Potrebbe interessarti
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Il concerto chiude l’ottava edizione di Pane Ammore e Tarantella, che ha fatto registrare numeri importanti nello scorso novembre: tre palchi, oltre 150 artisti, street band d’eccezione, oltre 100 stand tra eccellenze della gastronomia e dell’artigianato, un palinsesto ricco di iniziative, spettacoli, momenti dedicati ai bambini, mostre e visite guidate al patrimonio storico e artistico di Avella. Ora è la volta di Luca Rossi e Marcello Colasurdo, due nomi della tradizione popolare campana che hanno dedicato la loro vita alla tammorra. Luca Rossi è autore e interprete per il teatro e la musica ed è considerato tra i più rappresentativi esponenti della tammorra. Ha effettuato collaborazioni, partecipazioni e registrazioni con molti esponenti della scena musicale popolare italiana e della musica etnica internazionale: Teresa de Sio, Marcello Colasurdo, Enzo Avitabile, Orchestra Popolare Campana e Eugenio Bennato, NCCP e Tullio de Piscopo, Benham Samani (Iran), Kelvin Sholar (Stati Uniti), Tambours du Mediterraneè (Francia- Tunisia) e con produzioni e compagnie di teatro danza e spettacoli televisivi. Marcello Colasurdo, storico interprete della canzone tradizionale vesuviana, artista eclettico definito “La voce del Vesuvio”, impegnato come attore del cinema, ha lavorato con Federico Fellini, Salvatore Piscicelli, Antonietta De Lillo, Antonio Capuano, e come attore di Teatro con Mario Martone, Laura Angiulli e Giorgio Presburger. Interprete della canzone tradizionale campana e voce storica degli ’E Zezi, interpreti legati al mondo operaio quanto alla tradizione. Numerose le sue collaborazioni dal vivo o in studio con i rappresentanti della musica popolare italiana, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare ai Modena City Ramblers, dagli Almamegretta ai 99 Posse, i Bisca, Daniele Sepe. Elemento fondamentale di “Spaccanapoli”, formazione musicale, accolta nella ‘ristretta’ cerchia dell’etichetta Real World di Peter Gabriel. Il suo repertorio parte dai canti rituali, quelli cosiddetti ‘a ffronna’, per raggiungere, attraverso miriadi di accenti e sonorità, alla tarantella contemporanea. Naturalmente, elemento fondamentale di ogni concerto di Colasurdo è il “canto sopra al tamburo”, italica quanto stentata traduzione della tammurriata.
Un concerto che si preannuncia di grande intensità, per dare il benvenuto al nuovo anno nel migliore dei modi, ovvero attraverso l’arte, la tradizione e il divertimento.
Avella. Capodanno con Luca Rossi e Marcello Colasurdo per una nuova pagina della storia della tammurriata
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