Cronaca Napoli
Napoli, la fuga del detenuto serbo era organizzata: tagliati cavi delle telecamere a Secondigliano

Hanno trovato i cavi di alcune telecamere di videosorveglianza della zona recisi, gli agenti del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria che indagano sulla fuga del detenuto serbo Rade Nikolic, 38 anni, fuggito sabato scorso da una villetta che si trova di fronte al campo rom di Secondigliano, a Napoli. Lì, accompagnato da una scorta di agenti del carcere di Frosinone dov’era detenuto per una serie di gravi reati tra i quali il concorso in omicidio, il 38enne ha approfittato del presunto malore di uno dei suoi figli per darsi alla macchia, aiutato da un gruppo di donne accorse dal campo. Due circostanze che ormai fanno ritenere che la fuga era stata organizzata nei minimi dettagli. Il padre del 38enne, inoltre, è ritenuta una persona particolarmente rispettata nell’ambito dell’etnia rom di Napoli, Nikolic, al quale erano stati concessi un permesso e una scorta, ha avuto trascorsi tumultuosi in tutte le carceri dove e’ stato recluso: ad Avellino si rese protagonista di una violenta rissa che coinvolse una ventina di detenuti della sua etnia e italiani. Per questa ragione venne allontanato da quell’istituto di pena. Altri episodi analoghi sono avvenuti anche nel carcere di Secondigliano e proprio per questo motivo il magistrato di sorveglianza decise di negargli i permessi “di necessita’” (per esempio per visitare un parente con gravi problemi di salute) per motivi precauzionali in quanto riteneva sussistente il pericolo di fuga. A causa di un cumulo di condanne per reati tra i quali spicca il concorso in omicidio, Rade Nikolic sarebbe uscito dal carcere solo nel 2038.

Cronaca Napoli
E’ il fratello del rapinatore 15enne dei Quartieri ucciso lo scorso anno, il giovane arrestato per aver aggredito la polizia

E’ il fratello del rapinatore 15enne dei Quartieri ucciso lo scorso anno durante un tentativo di rapina, il giovane arrestato per aver aggredito la polizia
Alfredo Russo, 18 anni con precedenti penali è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. E’ accaduto in via Salita Paradiso all’altezza di vico Rosario a Portamedina. Alfredo e’ il fratello di Ugo, il 15enne ucciso da un carabiniere il primo marzo dell’anno scorso durante una tentata rapina.Quando ha visto i poliziotti, ha iniziato a inveire contro di loro.
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Un’aggressione prima verbale e poi fisica. E’ stato arrestato ieri dagli agenti del commissariato Montecalvario durante un servizio straordinario di controllo del territorio nella zona dei Quartieri Spagnoli.
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