Attualità

Esercito: ecco come saranno le caserme del futuro

Pubblicato da
Condivid

Caserme piu’ confortevoli e rispondenti alle esigenze del personale ma anche a basso consumo energetico. Saranno queste le strutture del futuro a disposizione dell’Esercito Italiano. Il programma di ammodernamento del parco strutture, sono circa 400, denominato “Caserme Verdi”, ed e’ stato illustrato oggi a Napoli alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Salvatore Farina. Oggi l’eta’ media delle caserme italiane e’ di circa 70 anni. Tante quelle realizzate tra il primo ed il secondo conflitto mondiale, pensate per un Esercito di leva e che oggi si e’ trasformato ed e’ composto solo da personale volontario, e che si trovano ora nel pieno dei centri abitati e quindi poco rispondenti alle esigenze di una forza armata moderna. Un piano ambizioso di ammodernamento, da realizzare in una quindicina di anni, che richiede un investimento di un miliardo e mezzo di euro, di cui 240 milioni nel Mezzogiorno dove si contano 9 poli da rendere piu’ efficienti e rispondenti alle mutate esigenze della forza armata. In Campania le prime tre caserme che saranno ammodernate sono quelle del comprensorio militare di Persano nel Salernitano (che in realta’ conta diversi edifici), la caserma “Salomone” di Capua (polo addestrativo in provincia di Caserta della truppa) e la caserma “Libroia” di Nocera Inferiore, sempre nel Salernitano. Le caserme moderne, oltre a prevedere aree per le attivita’ addestrative, devono prevedere anche alloggi modulari per il personale e i loro familiari, e strutture sportive e per il tempo libero (si tratta di aree che non sono riservate) che possono essere aperte al territorio. Ma si punta ad avere anche strutture green, con costi di manutenzione non elevati. Per la citta’ di Napoli e’ prevista anche la realizzazione della “Grande Nunziatella”, l’antica scuola militare che dovra’ diventare polo europeo per la formazione. Ma concretizzare questo progetto sara’ necessaria l’acquisizione della vicina caserma Bixio.

Pubblicato da