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Scafati, il Partito Democratico propone l’istituzione di una via ‘Fittizia’ per i senza dimora

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Una “degna” crisi economica comporta sempre e inevitabilmente una crisi sociale e culturale e in questo non fa alcuna differenza essere del Nord del Paese o del Sud. Ogni città, in proporzione, vive il dramma della povertà in tutte le sue forme. Una in particolare è la dimora. A tal proposito il Partito Democratico di Scafati, sulla scorta di quanto già fatto in molti comuni italiani, prende posizione sulla questione e propone la istituzione di una via “Fittizia” per restituire dignità, ma anche proprio un tetto fisico, a quanti versano in condizioni economiche precarie o di assoluta povertà.
Riceviamo il comunicato stampa del PD di Scafati a firma del suo segretario Michele Grimaldi nonché capogruppo dei Democratici e Progressisti e pubblichiamo integralmente:
“Negli ultimi anni una crisi economica e sociale sempre più violenta ha esponenzialmente aumentato il numero delle persone senza fissa dimora. Fenomeno che purtroppo ha interessato e interessa anche la nostra Scafati.
Come è d’altronde noto, appartengono alla categoria dei “senza fissa dimora” una varietà di persone che possono trovarsi agli antipodi per condizioni economiche, sociali e familiari: ma quel che non va mai rimosso è che tutti questi cittadini – italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti – se stabilmente presenti sul territorio nazionale, hanno un diritto soggettivo all’iscrizione anagrafica. A questo scopo in molti Comuni di Italia è stata istituita una via definita “Fittizia”, una via che di fatto non esiste e dove dunque non vive nessuno de facto, ma che spesso per molti è l’unica opportunità di esistere. La Circolare Istat 29/1992 ha infatti stabilito che ogni Ufficio Anagrafe debba registrare la persona senza tetto o senza dimora nel registro della popolazione residente, istituendo – in caso di assenza di domicilio o residenza – una via fittizia, che non esiste dal punto di vista territoriale/toponomastico ma ha equivalente valore giuridico, e nella quale la persona elegge il proprio recapito. L’iscrizione nella via territorialmente non esistente costituisce residenza anagrafica a tutti gli effetti e permette il rilascio della carta di identità, nonché l’accesso a tutti i diritti e le prestazioni normalmente dipendenti dall’iscrizione anagrafica (diritti civili, diritti sociali, diritto alla salute e alla cura di sé, etc.).
Questa mattina (mercoledì 30 ottobre) abbiamo ufficialmente proposto di istituire questa via anche a Scafati, per la realizzazione di questo piccolo passo di civiltà e di dignità.
Maddalena Cerasuolo