“Incomprensibile e senza metodo, cosi’ appare la nuova ordinanza sulla movida firmata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Aggiungo che nessun confronto nell’ambito delle commissioni consiliari e’ avvenuto, eppure gli eletti della citta’ sono per davvero coloro che hanno diretto rapporto con il territorio ed i cittadini”. E’ quanto afferma Diego Venanzoni, consigliere comunale del gruppo PD. “Il provvedimento – aggiunge – si mostra vago, con valutazioni che discriminano alcune aree della citta’. Certo, la movida napoletana ha nel suo dna elementi di forte differenziazione, ma da una prima lettura emerge un’idea di trattamento privilegiato per le cosiddette ‘zone dei grandi eventi’, Lungomare-Caracciolo-Piazza Vittoria, che restano fuori dagli orari contingentati e sono libere di utilizzare su strada amplificatori e/o percussioni in qualsiasi fascia oraria”. “Solleva dubbi anche la scelta di non definire le tipologie di esercizi pubblici, lasciando alla libera interpretazione di controllori e controllati stabilire se un’attivita’ rientri o meno in un divieto o in una deroga al dispositivo” conclude Venanzoni.
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