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"L’utilizzo dell’hyperspectral imaging che lavora con spettro infrarosso a onda corta (swir, 970-2500 nm), associato a principal components analysis, ha rivelato per la prima volta diverse parti di testo greco", ha dichiarato Graziano Ranocchia. "Le indagini effettuate sul rotolo papiraceo PHerc. 1691/1021, hanno svelato resti di ampie colonne appartenenti al medesimo testo vergato sul recto, destinate ad essere successivamente inglobate nella versione finale del libro", ha aggiunto. Molto spesso i rotoli greco-egizi, venivano riutilizzati anche nel verso. "Dei 1840 Papiri greco-ercolanesi, catalogati e custoditi presso l’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, solo otto sembrano avere questa caratteristica", ha precisato il ricercatore. "La tecnica utilizzata riesce a penetrare in profondità negli strati di materiale, diversamente dalla fotografia a infrarossi a 950 nanometri finora messa in campo per questo tipo di studi", ha continuato.
Gli esperimenti di hyperspectral imaging, inquadrati nel progetto Marie Sklodowska-Curie IF 703798-AcadHist ospitato dal Cnr-Iliesi, sono stati eseguiti a febbraio dell’anno scorso presso la biblioteca nazionale di Napoli mediante laboratori mobili del Cnrs/Museo di storia naturale di Parigi messi a disposizione dalla piattaforma Molab dell’infrastruttura di ricerca europea Iperion Ch e rientrano nella Convenzione operativa tra Cnr e Biblioteca Nazionale di Napoli, concernente l’applicazione di avanzate tecniche chimico-fisiche alla lettura e analisi non-invasiva di manoscritti e Papiri. "La lettura di centinaia di rotoli preservati a Ercolano dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e appartenenti all’unica biblioteca antica in nostro possesso, sono stati scoperti a metà del Settecento; questa straordinaria collezione ci trasmette opere inedite di illustri filosofi greci come Epicuro e Crisippo, solo in parte riportate alla luce, in grado di rivoluzionare le nostre conoscenze nel campo della filosofia antica e della letteratura classica", ha concluso Ranocchia.
Ercolano. E' possibile leggere i Papiri carbonizzati dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
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