#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 12 Luglio 2025 - 13:15
27.1 C
Napoli

Dalla prigione alla nazionale, la favola per Rube’n Semedo



Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Dalle lacrime di disperazione a quelle di gioia, dalla tristezza di una prigione alla felicita’ della convocazione in nazionale da dietro le sbarre alle luci della massima ribalta. Rube’n Semedo non dimentichera’ mai questo brusco passaggio dal disastro al trionfo, dai cinque mesi di detenzione in carcere dell’anno scorso, alla chiamata nel suo Portogallo, dalla carriera che sembrava definitivamente rovinata alle due partite dell’11 e del 14 ottobre per le qualificazioni agli Europei di calcio, contro Lussemburgo e Ucraina. E diventera’ magari il soggetto di un film: lui, il centrale del Villareal, 1.89, 25 anni compiuti ad aprile, che, dopo essere stato nel mirino anche del Napoli e del Southampton, il 22 febbraio 2018, e’ stato arrestato in Spagna, con l’accusa di sequestro di persona, assalto e violenza contro un uomo, che avrebbe minacciato a casa sua, con una pistola, sottraendogli circa 20 mila euro, piu’ alcuni oggetti, fra cui un computer. Lui che, dopo la detenzione, e’ stato rilasciato dietro una cauzione di 30 mila euro di ammenda, con la richiesta della corte di mantenersi ad almeno 300 metri dalla vittima e di comunicare ogni settimana i propri spostamenti, e’ tornato calciatore. Non al Villareal che l’ha sospeso senza stipendio, ma all’Olympiakos in Grecia. Dove e’ arrivato dal Rio Ave e dove, con allenatore il connazionale Pedro Martins, ha debuttato l’1 marzo in Champions League contro la Stella Rossa, perdendo 3-1, realizzando l’unico gol dei greci e guadagnandosi la convocazione in nazionale da parte del selezionatore Fernando Santos. Che spiega: “Ruben e’ l’unica grande novita’, nel gruppo di cinquanta giocatori che tengo sotto osservazione e che ruoto, a seconda delle situazioni. Anche se una persona commette un errore, ha il diritto di tornare a vivere. Rube’n ha dimostrato di saper reagire, lo abbiamo seguito, sta andando bene, volevamo gia’ convocarlo prima, non era infortunato, e ora lo abbiamo chiamato: per quello che puo’ dare alla squadra ma anche perche’, socialmente, e’ una cosa molto importante”. Chissa’ quante volte, nel ritiro del Portogallo, i media cercheranno di farsi spiegare com’e’ possibile che un calciatore, che si ritiene benestante e lontano da simili tentazioni, possa essere stato coinvolto in un sequestro di persona, con alcuni complici insieme ai quali e’ stato accusato di aver imbavagliato, picchiato e costretto a consegnare le chiavi di casa al dipendente di un night-club. Raccontera’ della sua difficile infanzia a Capo Verde, dov’e’ originario e dov’e’ cresciuto, senza il padre, che era stato arrestato quando lui era bambino, mentre la madre si alzava all’alba per andare tutto il giorno al lavoro. Raccontera’ dei mille pensieri durante la detenzione a Villareal. Come ha fatto al giornale La Bola: “Ho pianto spesso, ma mai davanti agli altri. Mi succedeva di restare sdraiato per ore senza riuscire a dormire davvero, riuscivo solo a pensare soltanto ai miei figli e alla mia famiglia che soffriva, a come sia sempre meglio passare il tempo con loro piuttosto che con persone a cui non importa niente di te”. Raccontera’ di come la giustizia non guardi in faccia nessuno, delle lungaggini procedurali, delle paure di chi si sente naufragare da un giorno all’altro, transitando dal dorato mondo del calcio a una prigione: “I mie legali erano sicuri che avremmo risolto tutto in un paio di settimane al massimo, ma dopo il secondo mese dietro le sbarre ho cominciato a temere che non sarei mai piu’ tornato a giocare a calcio”. Raccontera’ le differenze fra condividere una stanza d’albergo con un compagno al raduno della nazionale e un detenuto, magari con tendenze suicide, com’e’ successo a lui. Raccontera’, di sicuro, di aver imparato la lezione e di apprezzare la seconda possibilita’ che gli sta dando la vita. Oppure, magari, avra’ ragione la tesi della sua manager, Catia Balde, che sostiene: “Rube’n e’ stato vittima di una frode, non ha reagito nel modo ideale, ma e’ la vera vittima di questa storia”. La pistola trovata a casa del calciatore non sarebbe stata sua, cosi’ come sarebbe falso che si sia trattato di “rapimento e tortura”. Ma qualcosa dev’essere successo e qualche errore Rube’n Semedo deve averlo compiuto per finire addirittura in prigione per cinque mesi.


Articolo pubblicato il giorno 7 Ottobre 2019 - 16:53

facebook

ULTIM'ORA

Ventimiglia, si cerca il bimbo di 5 anni scomparso dal...
Juve Stabia, ufficiale: Adorante ceduto al Venezia
Napoli, maxi sequestro di 2 milioni di cosmetici cancerogeni: 15...
Somma Vesuviana, diede una pistola a un pregiudicato: va ai...
Le 5 tendenze abiti da sposa 2025 che stanno facendo...
Monte di Procida: fa shopping con i 100 euro falsi,...
Castellammare, l’ex Colonia dei Ferrovieri abbandonata trasformato in lido abusivo
Agguato a un pregiudicato a Terzigno, ma uccidono il cane:...
Corse clandestine tra auto: denunciati due 18enni a Cicciano, video...
Tragedia a San Felice a Cancello: ciclista muore travolto da...
Arzano, scoperto cimitero di auto rubate
Napoli alla DIGITA Academy 44 nuovi diplomati
Telemedicina per l’inclusione sociale: l’Asl Salerno apre un nuovo ciclo...
Qualiano, violenza razzista nella movida: in dieci contro un ragazzo...
Napoli, blitz ai Tribunali: arrestato il padre del giovane ucciso...
Oroscopo di sabato 12 Luglio 2025 segno per segno
Clan Mazzarella, il boss Barattolo aveva la gestione del traffico...
Superenalotto, nessun “6” né “5+1”: il jackpot sale a 25,1...
Estrazioni del lotto e numeri vincenti 10 e lotto di...
Secondigliano, domani i funerali di Lucia Scippa
Terra dei Fuochi, il Prefetto Di Bari promette pugno duro 
Incendio al Real Sito di Carditello: distrutti 7mila metri quadrati...
Caserta, avvocato aggredito e sequestrato: 13 anni al rapinatore serbo
Caserta, pregiudicato di Caivano ruba un’auto e poi si schianta;...
Sorrento, riaperta la strada pedonale per Marina Piccola: lavori sospesi...
ASL Napoli 1 Centro, al via il servizio per minori...
Napoli con il fiato sospeso per Virginia, la piccola tifosa...
Linea 1 metro Napoli, via Vittorio Emanuele III si rifà...
Mare Pulito, la Provincia di Caserta installa barriere anti-rifiuti alle...
Carceri, allarme sovraffollamento: “Condizioni al limite della tortura, servono interventi...

IN PRIMO PIANO

Cronache Podcast

  • Agguato a un pregiudicato a Terzigno, ma uccidono il cane: lui ferito
  • Bambino di 10 anni ustionato a Pollena Trocchia: auto in fiamme sul marciapiede
  • Fa una buca in spiaggia e rimane sepolto: morto 17enne
Vedi tutti gli episodi su Spreaker

LE VIDEO STORIE