La coalizione civica “Insieme per Scafati” – Russo, Ambrunzo, Carotenuto e Grimaldi -, evidenzia in un comunicato stampa alcune criticità su ciò che il presidente del Consiglio Mario Santocchio definisce #ATTIDIBUONAAMMINISTRAZIONE. Il caso riguarda la riscossione coattiva dei tributi che la attuale Amministrazione intende affidare all’Agenzia delle Entrate. “Insieme per Scafati” vuole vederci chiaro:
“L’Amministrazione comunale ha deciso di portare all’attenzione del Consiglio Comunale l’affidamento della riscossione coattiva all’Agenzia delle Entrate – Riscossioni (ex Equitalia), senza peraltro esibire lo schema di convenzione e le condizioni di affidamento. Già la scelta di demandare al Consiglio la decisione, anziché assumerla in Giunta come da prassi, appare singolare.
Ma quello che maggiormente descrive l’ennesimo papocchio di questa amministrazione, dopo la sbandierata volontà di riportare all’interno dell’ente la gestione dei tributi, è il fatto che non si sia riusciti ad organizzare il servizio nella sua interezza, nel mentre forti dubbi sussistono anche sulla gestione ordinaria. Restando chiaro, ci teniamo a ribadirlo, che i pochi dipendenti non hanno ovviamente responsabilità in merito. Ci preoccupano i disagi che i cittadini saranno costretti ad affrontare, in quanto per discutere le loro posizioni non avranno a disposizione uno sportello nel comune di Scafati, bensì dovranno recarsi all’Agenzia delle Entrate-ex Equitalia a Salerno. Con la complicazione, inoltre, che l’Agenzia delle Entrate fornirà chiarimenti solo sulla cartella da essa emessa ma non sull’atto del comune per cui il contribuente sarà “palleggiato” tra gli uffici comunali e quelli dell’Agenzia. E’ vero, inoltre, che i costi per il Comune diminuiranno ma al prezzo di aumentare i costi a carico del cittadino che si vedrà addebitare una parte dell’aggio dell’Agenzia delle entrate. E nei casi dubbi, ovviamente, l’Agenzia delle Entrate non attende ma procede comunque a fermi amministrativi e pignoramenti. Sicuramente un modo non positivo di aprire il dialogo con il cittadino contribuente dopo la gestione Geset. Per tali ragioni siamo fermamente contrari a tale affidamento.
Così come esprimiamo preoccupazione per la ricognizione dei ruoli relativa al 2014, rispetto alla quale si configura un possibile danno per l’Ente di oltre 6 milioni di euro, e rispetto alla quale non è chiaro chi, quando e come sarà chiamato a svolgerla.
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