“Non ho mai messo a rischio l’indagine, non ho mai rivelato alcuna notizia coperta da segreto: questa e’ la verità e spero che venga affermata anche dal punto di vista giudiziario”. E’ quanto afferma il maggiore dei carabinieri Gian Paolo Scafarto, ex ufficiale del Noe, che ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al gup di Roma, Clementina Forleo, nell’ambito dell’udienza preliminare del procedimento sul caso Consip che vede indagati, tra gli altri, l’ex ministro Luca Lotti, l’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette. “Al giudice ho confermato – ha riferito Scafarto fuori dall’aula – quello che ho sempre sostenuto. Per questa vicenda la mia vita e’ stata stravolta, prima ero in ufficio di polizia giudiziaria ora mi occupo di logistica”. Secondo l’impianto accusatorio Scafarto, a cui è contestata la rivelazione e depistaggio, avrebbe riferito ad un giornalista le prime iscrizioni nel registro degli indagati, in particolare quella dello stesso Del Sette, nel procedimento avviato dalla procura di Napoli nel dicembre del 2016 e poi trasmesso per competenza nella Capitale.
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