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Di Maio apre al Pd e rilancia con 10 punti programmatici

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“Abbiamo specificato al Presidente della Repubblica che il voto è un’ipotesi che non ci intimorisce affatto, ma questo non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani”. Lo ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio al termine delle consultazioni del Capo dello Stato al Quirinale. “Stare al Governo – ha detto Di Maio – come è noto ha fatto perdere consensi al Movimento 5 Stelle ed è ovvio che per tutelarlo al momento la strada più conveniente sarebbe quella di andare al voto. Siamo stati tentati in questi giorni dal disimpegnare il Movimento 5 Stelle da qualsiasi altra esperienza di governo futura, così da evitare di sacrificare ulteriormente il nostro consenso, ma è anche vero che i cittadini ci hanno votato per cambiare l’Italia e penso anche che il coraggio non sia di chi scappa ma Di chi prova fino alla fine a cambiare le cose, anche sbagliando, con spirito di sacrificio. Al Movimento 5 Stelle – ha concluso – questo coraggio non è mai mancato, quello di agire per l’Italia e non per i propri interessi a costo anche di perdere consenso e lo abbiamo dimostrato”.
“Abbiamo dieci obiettivi da completare nella legislatura”. Ha detto ancora Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il Presidente Mattarella. Abbiamo informato il capo dello Stato su quelli che sono i 10 provvedimenti che devono essere portati a compimento: taglio del numero dei parlamentari, manca un solo voto per completare la riforma, per noi deve essere un obiettivo di questa legislatura, una manovra equa che preveda lo stop dell’Iva, il taglio del cuneo fiscale, cambio di paradigma sull’ambiente con un’Italia 100% rinnovabile, una legge sul confitto d’interesse e una riforma sulla Rai, dimezzare i tempi della giustizia, autonomia differenziata e riforma degli enti locali, va completato il processo di autonomia avviato, legalità, carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie, piano straordinario di investimenti per il Sud, una riforma del sistema bancario, tutela dei beni comuni”.


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