La società Autostrade e il proprietario del bus precipitato nella scarpata dovranno risarcire in parte alcuni parenti delle vittime. E’ quanto ha stabilito il giudice, Pasquale Russolillo, nell’ambito del processo civile sulla strage di Acqualonga, il viadotto sull’A16, ricadente nel comune di Monteforte (Av), dal quale, nel luglio del 2013, volò giù un autobus causando quaranta morti. Secondo il giudice, sia Autostrade che Gennaro Lametta, proprietario del bus, avrebbero concorso per il 50% nelle cause dell’incidente. Entrambi sono stati condannati a un risarcimento di circa 900 mila euro nei confronti di alcuni parenti delle vittime, ma anche dei proprietari dei veicoli che, in quel momento, si trovavano sul tratto autostradale e vennero travolti dal bus fuori controllo.
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