Stamane grazie all'intervento tempestivo del poliziotto penitenziario di turno si è salvato un ristretto calabrese 30enne a Poggioreale ubicato al reparto SAI San Paolo che con lacci delle scarpe aveva realizzato un cappio al collo e si era appeso alle inferriate della finestra approfittando che in camera i suoi compagni erano andati al passeggio.Potrebbe interessarti
Napoli, al Monaldi ricostruito l'esofago di un paziente con un voluminoso tumore
Terrore a Boscotrecase: picchia la moglie e aggredisce i suoceri, poi dà fuoco all’auto del suocero
Crac Deiulemar: condannata anche Mps
Napoli, “Arrestatemi, o la ucciderò”: si autodenuncia e salva ex moglie dall’ennesimo femminicidio annunciato
Conclude il sindacalista Castaldo "non possiamo definire Poggioreale un luogo di crudeltà se poi vi è tanta vita da rieducare con i miseri mezzi messi a disposizione che spesso creano grosse difficoltà operative, viste anche le molteplici iniziative della dottoressa Maria Luisa Palma direttrice del Salvia, indirizzate ad un'apertura col mondo esterno per finalità trattamentali. Definire il G.Salvia un "inferno" è un offesa ai tanti operatori e poliziotti penitenziari che ogni giorno con spirito di sacrificio e deontologia affrontano una realtà molto difficile e complessa come Poggioreale, portando a compimento come oggi ed in tante occasioni, gesti pieni di umanità ed altruismo".
Detenuto salvato in extremis dal tentativo di suicidio a Poggioreale
Notizie del giorno
- 15:04
- 14:44
- 14:24
- 14:04
- 13:36
- 13:15
- 12:27
- 11:52
- 11:22
- 10:58
- 10:30
- 09:52
- 09:38
- 08:49
- 08:25
- 07:56
- 07:47
- 07:01
- 06:33






