foto archivio
Napoli. Dieci anni di reclusione per tentato omicidio e porto e detenzione di armi: è questa la condanna inflitta a Giuseppe Troncone, 21 anni, figlio del boss della camorra del quartiere di Fuorigrotta. Secondo i giudici della settima sezione penale è il responsabile della sparatoria avvenuta la notte del 19 novembre del 2017 tra via Carlo Poerio e via Bisignano nella zona della movida e dei baretti di Chiaia. In quell’occasione si scatenò una rissa tra un gruppo di Fuorigrotta e uno di San Giovanni a Teduccio, capeggiato di Gaetano Formicola, nipote del boss Antonio, e all’epoca dei fatti minorenne. Troncone fu aggredito e poi accoltellato, dopo esplose sei colpi di pistola nel mucchio e ferì tre persone, tra cui una ragazza. Il motivo della rissa, secondo il pm della Dda Celeste Carrano, fu il controllo del territorio da parte dei due gruppi di appartenenza per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Ma il giudice ha escluso nella condanna sia l’aggravante del metodo mafioso che quello dei motivi futili e abbietti e così da una condanna chiesta di 14 anni si è passati a 10 anni.
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