Il governo italiano deve provvedere a fornire un alloggio temporaneo a tre cittadini bosniaci di etnia rom che sono stati sgomberati il 10 maggio scorso da un insediamento in località Ponte Riccio, a Giugliano, in provincia di Napoli. Lo stabilisce la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha adottato una misura temporanea nel caso che riguarda tre cittadini bosniaci: due sono madri, con dieci figli in tutto, di età compresa tra 2 e 16 anni. L’ordinanza del sindaco, emessa il 5 aprile e motivata da ragioni di salute pubblica e di sicurezza, è stata eseguita il 10 maggio: lo sgombero del campo rom abusivo creato nell’ex fabbrica di fuochi d’artificio Schiattarella, riporta il sito del quotidiano partenopeo Il Mattino, ha riguardato centinaia di persone, molte delle quali minorenni. I ricorrenti si sono rivolti alla Corte, che ha sede a Strasburgo, il 16 maggio; i giudici hanno chiesto maggiori informazioni e rimandato la decisione al 17 maggio. Visto che dalla risposta del governo italiano “non è chiaro” se i ricorrenti siano stati ricollocati, la Corte ha deciso di ricorrere ad una misura temporanea, “indicando al governo italiano che deve fornire un alloggio temporaneo ai minori coinvolti e ai loro genitori, senza separarli”. La misura temporanea può essere decisa dalla Corte in via eccezionale, ma non pregiudica l’esito della causa nel merito.


Articolo pubblicato da Redazione Cronaca il giorno 20 Maggio 2019 - 12:07