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Ricettazione di beni archeologici, assolta la sorella di Michele Zagaria

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Questa mattina il giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Anna Sofia Sellitto ha assolto dall’accusa di ricettazione la sorella del boss Michele Zagaria detenuto al 41 bis. Nel corso di una perquisizione domiciliare, presso l’abitazione di Gesualda Zagaria a San Cipriano nel maggio 2009, quando le forze dell’ordine cercavano il fratello latitante, la polizia sequestrò dei reperti archeologici, alcuni vasi del IV secolo a.C. di origine greca.
Nella sua requisitoria il pm aveva chiesto la condanna a due anni di carcere per la donna, la difesa rappresentata dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia ha ottenuto l’assoluzione. È stato spiegato che si trattava di reperti ritrovati in alcuni scavi, nel corso di opere edilizie, nei terreni del padre della donna.

Articolo pubblicato il 18 Maggio 2019 - 09:56 - Redazione

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