foto archivio
Un comitato di lotta nazionale per “individuare chi ha veramente diritto al reddito di cittadinanza”. E’ quanto hanno intenzione di costituire i cinque licenziati Fca di Pomigliano d’Arco, due dei quali, la notte del sabato santo, salirono sul campanile della chiesa del Carmine a NAPOLI per protestare contro le modalita’ di accesso al reddito di cittadinanza che, secondo i manifestanti, “penalizzano migliaia di veri poveri”. L’annuncio e’ stato fatto da uno dei licenziati, Mimmo Mignano, nel corso dell’assemblea organizzata coi di Cobas e svoltasi in un teatro a Pomigliano D’Arco. “Il reddito di cittadinanza cosi’ com’e’ strutturato – ha spiegato Mignano – e’ un’elemosina che questo governo sta elargendo agli operai. E poi ci sono i poveri, quelli senza un lavoro, i licenziati, i disoccupati, gli immigrati, che non sanno come andare avanti”. All’assemblea erano presenti, tra gli altri, l’artista Moni Ovadia, ed il coordinatore nazionale dei Si Cobas, Aldo Milani. Gli organizzatori volevano svolgere l’assemblea nel Palazzo Orologio, ma il sindaco russo, due giorni fa, ha revocato l’autorizzazione per motivi di “decoro urbano”. Secondo gli organizzatori, invece, la fascia tricolore avrebbe sferrato “un attacco politico”.
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