Auto e moto confiscate sparite da un deposito giudiziario di Castel Volturno. per questo motivo è finito sotto processo Giacomo N., titolare della rimessa, accusato per l’omessa custodia dei beni sottoposti a sequestro. Nel corso dell’ultima udienza, celebrata dinanzi al collegio presieduto dal giudice Roberta Carotenuto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stato escusso un dipendente dell’Agenzia del Demanio di Napoli oggi in servizio in Molise. Il funzionario ha spiegato che presso la rimessa di Castel Volturno “erano depositati circa 200 veicoli, tra auto e moto, di cui non avevamo documenti sulla demolizione. Per questo decidemmo di fare un sopralluogo”.
Durante i controlli “alcuni veicoli non vennero trovati mentre altri erano stati smontati e vennero trovati privi di parti meccaniche e targhe”. Per la maggior parte dei veicoli in custodia il titolare del deposito riuscì a fornire documentazione ma di 28, 10 auto e 18 moto, “non venne giustificata l’assenza in deposito”.
Il funzionario del Demanio ha poi spiegato, nel rispondere alle domande dell’avvocato Nando Letizia difensore dell’imputato, di non essere a conoscenza di furti o raid incendiari presso il deposito e che presso lo stesso “non ho mai visto l’imputato che è il figlio del reale titolare del deposito”. Il processo è stato dunque rinviato a metà maggio.
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