Napoli. Un appello al Papa affinchè “prenda in mano personalmente le carte della causa” che ha promosso davanti al Tribunale Ecclesiastico, e l’annuncio di un nuovo presunto caso, questa volta non di abusi, “ma di molestie sessuali subite dallo stesso sacerdote che ha denunciato”. Questi gli obiettivi della marcia promossa in serata nel quartiere di Ponticelli, periferia orientale di Napoli, da Arturo Borrelli, che si è dichiarato vittima di abusi da parte di un parroco delle provincia di Napoli. Alcune decine i partecipanti alla marcia, in buona parte amici e parenti di Borrelli, ex guardia giurata. Il corteo ha percorso un tratto del Corso Ponticelli sostando davanti a? Basilica di Santa Maria della Neve, e scandendo “giustizia”. Il Tribunale Ecclesiastico di Milano ha dichiarato la prescrizione per la denuncia di Borrelli. Lui, che ha contestato l’esito della perizia psichiatrica alla quale si e’ sottoposto su richiesta della Curia Arcivescovile di Napoli, chiede “giustizia per se e per almeno altri quattro presunti casi di abusi e molestie”. Intanto, ha in corso da un anno un giudizio in sede civile per risarcimento danni.
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