Si chiamano Rebel Rootz, ovvero “radici ribelli” e sono pronti a travolgere il Dum Dum Republic con il loro suono originale, che spazia dal reggae alla dancehall, dallo ska al rock, fino ad incrociare le contaminazioni più elettroniche.Potrebbe interessarti
“IMPRONTE” è il loro ultimo album, uscito nel 2018: un lavoro di 11 tracce che spaziano dal reggae più classico al rock più duro sfiorando mondi come l’elettronica e la musica pop. Tante le collaborazioni, tra Ares & Drimer , Alice Righi, Cipes Greg, Virtus, Roby m Rage e Anansi.
La precedente produzione discografica, “Sotterraneo”, del 2014, descrive il viaggio personale e introspettivo dei componenti del sestetto, attraverso le loro personali esperienze di vita. Valutazioni, sensazioni e pensieri relativi a diversi argomenti, tra cui la fede religiosa, l'amore, l'amicizia, la guerra e le contraddizioni della contemporaneità. Undici tracce che esprimono in modo semplice, fresco, ma efficace, i pensieri e le speranze di una giovane generazione che deve quotidianamente vivere e sopravvivere in questo mondo “moderno” che apparentemente concede tutto, ma che realmente impoverisce e deprime, distorcendo ogni valore, sentimento e virtù. “Sotterraneo” evidenzia inoltre, una notevole maturazione musicale della band, proponendo brani ben arrangiati, con tanto di sezione fiati e cori ben amalgamati, che spaziano dal classico ritmo rocksteady al new roots, senza dimenticare le contaminazioni rock, elettroniche e dubstep che contraddistinguono da sempre il suono Rebel RootZ.
PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CARTELLONE - Dal ritmo in levare e dal reggae delle origini, il Dum Dum Republic proietterà il proprio orizzonte oltreoceano, domenica 28 aprile, con il colombiano Sonic Groove e il ritorno in consolle di Jungla EST, un duo di selecter e cultori musicali, capaci di infiammare l’arena che sorge sul mare.
I Rebel Rootz al Dum Dum Republic per il 25 aprile
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