Erano scesi dalla Campania per compiere lo scorso maggio una serie di furti in Calabria ma sono stati traditi dal loro accento e da Facebook, che la Polizia, nelle indagini, ha utilizzato per il riconoscimento facciale.Potrebbe interessarti
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La Corte dei Conti assolve un collaboratore scolastico salernitano nel caso dei "diplomifici":
I tre erano scesi da una zona del Cilento (area del Salernitano) con un’auto noleggiata dall’uomo e il primo furto lo hanno compiuto in una gioielleria di Melicucco (Reggio Calabria). Entrate nell’esercizio, con destrezza diabolica le due riescono a rubare preziosi per circa duemila euro.
La titolare della gioielleria sporge denuncia e racconta al personale di polizia del Commissariato di Polistena tutti i dettagli, compreso l’accento campano, abbigliamento e corporatura, insieme ad un particolare: che ad attendere le donne fuori in auto c’era uomo, che faceva da palo. Tanto basta agli agenti per avviare le prime indagini.






