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San Giorgio, volantini choc nella stazione dello stupro che richiamano alla ‘vita sobria’ di Santa Maria Goretti

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San Giorgio a Cremano. Nella stazione dello stupro ora arrivano i volantini choc che richiamo alo stile di vita sobrio di santa Maria Goretti. “In questo posto dimenticato da Dio i vostri figli annoiati e violenti possono scendere in strada e stuprarmi mentre aspetto il treno in banchina”; “In politica ad un uomo scomodo si spara, una donna scomoda viene stuprata”; “Come possiamo ambire alla parità dei sessi quando la donna viene ancora vista come un buco dove depositare il proprio sperma?”. Questi sono solo alcuni dei messaggi che sono stati lasciati, affissi, su passamani e pareti della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, dove – all’interno dell’ascensore – è stata violentata la ragazza di ventiquattro anni. Messaggi forti, che dovrebbero scuotere le coscienze dei passanti. Messaggi chiari e inequivocabili di indignazione, di condanna, di solidarietà, di immedesimazione, proprio come il primo riportato che viene scritto in prima persona perché in quella stazione della Circumvesuviana le ragazze che aspettano il treno sono tante e il gesto vile compiuto dai tre ragazzi ripresi dalle telecamere poteva purtroppo capitare a chiunque. In particolare c’è un messaggio che attira l’attenzione e induce alla riflessione. E’ apposto sotto l’effige di Maria Goretti, la santa che a undici anni venne barbaramente uccisa durante un tentativo di abuso sessuale e recita: “E’ il modello che ci hanno dato, la donna deve resistere fino alla morte, altrimenti è consenziente e complice dello stupratore”.
I volantini sono comparsi ieri mattina, come riporta Il Mattino, probabilmente affissi da una qualche organizzazione che non ha rivendicato l’azione. Il personale ferroviario della stazione di piazza Trieste e Trento li ha notati, senza comunque far troppo caso ai filmati delle telecamere di sicurezza. “Non si tratta di pubblicità, è pur sempre un gesto non violento. Non c’è necessità di rimuoverli”, fanno sapere. I messaggi apparsi ieri hanno ovviamente fatto abbastanza “rumore” e il sindaco Giorgio Zinno, preso atto del contenuto dei volantini, ha commentato: “Comprendo lo stato d’animo di chi le ha scritte, fa parte di quella sana indignazione che ha coinvolto chi non vuole tacere davanti a tali atrocità. Onestamente però non condivido né il metodo né alcune frasi inutilmente cruente: in quella stazione passano anche bambini che da poco hanno imparato a leggere”.