#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
App Sinfonia Desktop
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Agosto 2025 - 14:15
28 C
Napoli
App Sinfonia Desktop
Napoli, controlli ambientali al Policlinico Federico II: sequestri e denunce...
Un francobollo per lo Scudetto: Poste Italiane celebra il Napoli...
Napoli, controlli ai Baretti: recuperati i telefonini rubati a due...
Stadio Maradona, ecco tutti i divieti imposti dal Comune per...
Meteo, inizio settimana col fresco poi arriva di nuovo il...
La storia del caffè: dalle origini antiche alla moka
Maxi blitz contro la Mafia cinese in 24 province
Allarme West Nile in Campania: il virus miete la sesta...
Camorra, Clan Moccia, valanga di scarcerazioni: altri cinque fuori dal...
Oroscopo di oggi 4 agosto 2025 segno per segno
Telemarketing aggressivo, dal 19 agosto parte il blocco delle chiamate...
Bonifici istantanei ancora più sicuri: dal 9 ottobre verifica in...
Napoli, sconfitta con il Brest: serve più concretezza per Conte
Incidente sul raccordo Avellino-Salerno: auto si ribalta, tre feriti. Traffico...
Napoli, pusher marocchino beccato in piazza San Francesco Di Paola
Giovanni Esposito e Susy Del Giudice: il trionfo di “Nero”...
Aversa, ritrovato minorenne scomparso da due settimane: viveva in un...
Napoli, parcheggiatore abusivo, sfonda il vetro di un’auto sotto gli...
Ercolano, arrestato il “pusher benestante”: stupefacenti e 15mila euro in...
Poggiomarino, la violenza giovanile non si ferma: 14enne aggredito dal...
Napoli, microsatellite IREOS-0: al via i test di affidabilità, l’Italia...
Ischia, caso mediatico e giudiziario: arrestato uomo a bordo di...
Ancora multe ai locali della movida del Vomero
Forio, follia in mare: tenta la fuga con un’imbarcazione sotto...
Fiat Grande Panda, tra high-tech e carro attrezzi: benvenuti nel...
Travolto da un’auto mentre era in bici elettrica: grave un...
Napoli, la strage degli operai al rione Alto e quelle...
Auto travolge gruppo di ciclisti in provincia di Bari: 3...
Blitz a Ponticelli: arrestate due donne pusher
Camorra, giudizio immediato per il boss di Bagnoli e il...

L’Espresso anticipa: Zingaretti indagato per finanziamento illecito

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Eletto da 48 ore alla guida del Pd e arriva la prima tegola per Nicola Zingaretti. Secondo una anticipazione dell’Espresso il segretario sarebbe indagato per finanziamento illecito. Una indiscrezione che nasce da interrogatori segreti svolti nell’ambito di un’indagine su casi di corruzione al Consiglio di Stato. Secondo il settimanale diretto da Marco Damilano, il leader Dem avrebbe ricevuto soldi “assolutamente” non leciti da un presunto lobbista, Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, un imprenditore in buoni rapporti con il presidente della Regione Lazio. Inevitabile lo scossone nel partito del Nazareno, e nel resto della politica. Ad approfittarne, il Movimento 5 stelle che va all’attacco: “Il Pd perde il pelo ma non il vizio”, e’ il coro dei commenti a pochi minuti dalla notizia. Il neosegretario Dem si difende (“Mai ricevuto finanziamenti illeciti”), confida nella giustizia e ribatte: “Non mi faccio intimidire dalle bassezze del M5s”. A indagare sul governatore sono il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Stefano Fava. L’inchiesta prende spunto dagli interrogatori inediti degli avvocati siciliani Piero Amara e Giuseppe Calafiore, arrestati nel febbraio 2018 per corruzione in atti giudiziari e che un mese fa hanno patteggiato 3 e 2,9 anni a testa. In particolare, nel luglio scorso Calafiore parla ai magistrati di Centofanti, arrestato nel 2018 e in attesa di processo. Lo definisce un lobbista con molti ‘agganci’ a Roma, tra politici e Consiglio superiore della magistratura. A questo punto, l’avvocato siciliano riferisce che Centofanti “era sicuro di non essere arrestato perche’ riteneva di essere al sicuro, in ragione di erogazioni che lui aveva fatto per favorire l’attivita’ politica di Zingaretti”. Soldi leciti, chiedono i pm? “Assolutamente no, per quanto mi diceva – risponde – Non so con chi trattava tali erogazioni. Lui mi parlava solo di erogazioni verso Zingaretti. Mi disse che non aveva problemi sulla Regione Lazio, perche’ Zingaretti era a sua disposizione”. I 5 Stelle chiedono chiarimenti e contemporaneamente un passo indietro. “Abbia il pudore di mollare la nuova poltrona”, sentenzia il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. E il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli gli ricorda: “Non deve risposte al M5s, ma all’opinione pubblica e ai cittadini che hanno creduto in lui”. Parole inutili per Zingaretti, che replica: “Comprendo la loro disperazione per il disastro politico che stanno combinando” ma “se pensano di aggrapparsi alle fantasie di qualcuno, sbagliano di grosso”.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 19 Marzo 2019 - 21:14

facebook

Ultim'ora

App Sinfonia Desktop

Cronache Podcast

Ascolta “Cronache Podcast” su Spreaker.

Primo Piano

Le Video Storie