Mio padre era tifosissimo dell'Inter di Herrera, ha fatto per tre anni il magistrato a Milano. Da piccoli io e mio fratello abbiamo vissuto quella stagione", ha raccontato. "Fino ai 12-13 anni sono stato tifoso nerazzurro, ma a Napoli non puoi essere tifoso dell'Inter... Dall'84' al '90 ho frequentato gli stadi, nel periodo di Maradona. Poi - ha aggiunto de Magistris - preso dalla magistratura sono stato un tifoso da tv e radio. Da sindaco ho ripreso a frequentare lo stadio. Quest'anno purtroppo anche i due punti di riferimento dell'epoca Sarri, Insigne e Mertens, non stanno giocando come gli altri anni. Io sono legatissimo al sarrismo, non sono nostalgico ma Maurizio ce l'ho nel cuore. Diamo tempo ad Ancelotti, a Napoli non è mai facile". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Per l'Europa League ce la possiamo giocare fino in fondo. Certo, quest'anno il campionato è brutto, non solo perché stiamo a una distanza enorme dalla Juventus. Ma anche le altre, Milan, Inter e Roma, non vanno fortissimo""Lo stadio? Stiamo facendo i lavori con i soldi ottenuti per le Universiadi. Questa settimana si firma il contratto anche per i seggiolini nuovi, abbiamo fatto i bagni, si sta lavorando agli spogliatoi già fatti. Per luglio avremo l'impianto fortemente ristrutturato, poi nei prossimi mesi i lavori finiranno". Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ospite del forum #PoliticaPresse. "La scelta di non fare uno stadio nuovo è stata soprattutto di De Laurentiis, otto anni fa decise che voleva mantenere il San Paolo", ha proseguito. "Useremo un bel po' di soldi pubblici, siamo sui 40 milioni di euro, è l'unico caso in Italia in cui i fondi per la ristrutturazione sono esclusivamente soldi pubblici". "Tra il comune e la società i rapporti vanno avanti, lavoriamo perché migliorino sempre", ha continuato de Magistris.
Articolo pubblicato il 12 Marzo 2019 - 14:42 - Redazione Cronaca
Caserta – Uno scenario sconcertante quello che si è presentato ai Carabinieri del NAS di Caserta durante un controllo mirato alla sicurezza alimentare. • leggi l’articolo
Il Tribunale Collegiale di Napoli (Prima Sezione Penale) ha respinto la richiesta della Procura di revocare la sospensione condizionale della pena ad Anna Ingenito, classe 1971, chiedendone l’esecuzione sulla base di due condanne definitive per fatti del 2017, una delle quali con aggravante del metodo mafioso. I giudici hanno accolto la tesi difensiva dell’avvocato Rolando Iorio, escludendo uno dei due titoli esecutivi dal computo necessario alla revoca, con conseguente rigetto dell’istanza e permanenza in libertà di Ingenito, nota nell’ecosistema del clan come Lady Sibillo. Le donne del clan Le indagini antimafia hanno documentato un breve ciclo di leadership femminile nell’orbita Sibillo, esploso dopo gli arresti degli ultimi “babyras” e il vuoto di potere nei Decumani, con figure come Maria Sabatelli “Miriana”, Assunta Manzo, Carmela Bruna Matteo e Annunziata (Nunzia) Ingenito al centro di dinamiche decisionali e di cassa. In una conversazione intercettata l’8 maggio 2019, le quattro discutono della crisi economica del gruppo, del pressing dei Mazzarella sul racket e delle ricadute degli arresti, fotografando un quadro di gestione quotidiana del territorio e dei rapporti di forza tipico delle “paranze”. La frattura con i Mazzarella La DDA colloca il conflitto nel solco della storica contesa tra l’area Sibillo e il fronte Mazzarella-Buonerba per Forcella, Maddalena, via dei Tribunali e l’asse dei Decumani, con stese, agguati e una “campagna acquisti” di pedine qualificate per consolidare il controllo delle estorsioni. Arresti e ordinanze cautelari in più tranche hanno colpito la “nuova cupola” Sibillo, inquadrando Sabatelli tra i capi promotori e mostrando come la componente femminile reggesse cassa, consenso e logistica durante le fasi di latitanza, carcerazione e riorganizzazione. Il precedente: la parabola ES17 L’uccisione di Emanuele Sibillo nel 2015, nel pieno della guerra per le piazze del centro storico, segnò il tramonto del carisma di “ES17” e un successivo riflusso verso assetti più frammentati, accelerando il ricorso a quadri femminili per presidiare relazioni, estorsioni e canali di spaccio. La cronologia delle operazioni e dei contrasti con il fronte Buonerba-Mazzarella, già fotografata da inchieste e cronache, resta lo sfondo su cui leggere tanto la decisione giudiziaria su Anna Ingenito quanto le fratture interne. • leggi l’articolo
Napoli - I finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro nei confronti di quattro società attive nel commercio all’ingrosso di ferramenta e minuteria metallica, con sedi operative nelle province di Napoli e Caserta. • leggi l’articolo
Un'alba di manette ha interrotto il sonno della criminalità organizzata che, da mesi, aveva trasformato le tranquille valli del Trentino nel proprio terreno di caccia preferito. • leggi l’articolo