Ricattano un minorenne chiedendogli dei soldi in cambio: arrestati

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Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Teano, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di LOFFREDO Umberto ci. 82 e CARDEROPOLI Luigi ci. 78, ritenuti responsabili di concorso in estorsione continuata, delitto aggravato dall’aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravitĂ . Il provvedimento segue ad una complessa indagine avviata nel mese di novembre del 2017 e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, originata dalla denuncia sporta da un minore, il quale riferiva’in ordine alle minacce a lui rivolte dagli indagati: emergeva che gli stessi avevano inizialmente preteso il versamento di una somma di denaro per non accusarlo della cessione — in realtĂ  mai avvenuta — di un modesto quantitativo di hashish. Il minore, spaventato delle possibili conseguenze penali e sapendo che i genitori custodivano in soffitta una somma di denaro contante destinata all’acquisto di un locale commerciale, si determinava a consegnare agli indagati denaro contante per e 1.900,00, in due tranche, per poi versare ulteriori “rate”, per l’importo complessivo di C 60.000,00, somme riscosse nei pressi dell’istituto scolastico frequentato dal minore. La dinamica criminale veniva acclarata anche attraverso i riscontri tratti dalle intercettazioni esperite a seguito della denuncia, attivitĂ  tecnica che permetteva di corroborare le dichiarazioni della vittima ed attribuire le responsabilitĂ  agli indagati, oggi tratti in arresto. Dette richieste di denaro — secondo quanto emerso dall’intera attivitĂ  d’indagine — venivano avanzate ai danni della vittima, approfittando della sua inesperienza e giovane etĂ , mediante una serie di continue intimidazioni, consistite nel minacciare di riferire al padre che facesse uso di sostanze stupefacenti, nel minacciarlo di morte, nel manifestare l’intenzione di rivolgersi — per la riscossione dell’inesistente debito — a criminali di maggiore spessore dediti ad azioni violente, nel prospettare l’attivazione dell’intervento degli assistenti sociali allo scopo di allontanare il ragazzo dal nucleo familiare e, in particolare, separarlo della sorella minore e, infine, nell’intimazione di nuocere all’incolumitĂ  fisica alla, madre.




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