Un infarto in corso non diagnosticato nonostante un elettrocardiogramma effettuato, e una cura per mialiga con prescrizione di antifiammatorio.Potrebbe interessarti
Dopo un mese dal decesso della donna di cinquantacinque anni, nei familiari si insinuò il dubbio che le cause di quel decesso fossero anomale e per capirci meglio si affidarono, allora, agli avvocati Massimiliano Secondulfo e Pasquale Prisco, che ottennero l'apertura di una indagine. Nel mese di aprile, come riporta Il Mattino, fu anche riesumato il cadavere, sepolto nel cimitero di Ottaviano: dall'esame autoptico emersero tutti i sintomi dell'infarto. Sulla base di quell'esame e di altre relazioni effettuate dai periti, il pm Sebastiano Napolitano della procura di Nola ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del medico, che adesso non lavora più nella clinica di San Giuseppe Vesuviano. Il magistrato ha accolto la tesi dei legali secondo i quali il medico avrebbe dovuto approfondire la visita e sottoporre la donna ad ulteriori esami, come quello degli enzimi cardiaci. Nella seduta del 26 marzo il gup potrà esprimersi sul rinvio a giudizio del medico e, quindi, dare il via al processo. In quella sede il professionista potrà elencare le sue ragioni e difendersi dall'accusa di omicidio colposo.
Infarto non diagnosticato: chiesto il processo per un cardiologo della clinica Santa Lucia di San Giuseppe
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