Napoli, fermato il presunto autore dell’omicidio del migrante a Mergellina

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. Ieri sera, sabato 12 gennaio, verso le ore 21.15, gli agenti della Polizia di Stato hanno bloccato il cittadino marocchino Rachid Giovanni, 29 anni, che, sulla via Mergellina, incrocio con via Caracciolo tentava di allontanarsi dopo aver presumibilmente accoltellato un cittadino nord africano dopo una furiosa lite. Mentre transitavano in via Mergellina, una pattuglia dell’Ufficio di Gabinetto si avvedeva della presenza di un uomo riverso al suolo, in una pozza di sangue, sul marciapiede antistante una nota pizzeria, nel senso opposto di marcia degli agenti che hanno immediatamente notato un altro soggetto, che invece tentava di allontanarsi. I poliziotti si sono divisi, uno ha bloccato il fuggitivo, mentre l’altro si è avvicinato all’uomo riverso a terra.

L’intervento immediato di altre pattuglie della polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato San Ferdinando ha consentito di bloccare il presunto autore del delitto, per poi richiedere l’intervento dell’ambulanza, fino a rinvenire l’arma utilizzata, un coltello con una lama di circa 30 cm, intriso di sangue, nonché, poco distante, nell’aiuola verso la via Orazio, un pezzo di legno, intriso anch’esso di sangue. I due oggetti, dopo i rilievi della polizia scientifica, sono stati sottoposti a sequestro. Il personale medico giunto sul posto constatava il decesso dell’uomo che presentava una ferita da taglio all’emitorace sinistro, compatibile con l’arma trovata, ed una profonda ferita alla testa da colpo contundente. Anche il cittadino magrebino fermato ha necessitato di cure mediche, per poi essere dimesso. L’autorità giudiziaria ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Rachid Giovanni. per omicidio volontario aggravato dai futili motivi.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE