La musica torna a teatro, da venerdì 25 gennaio 2019 alle ore 21.Potrebbe interessarti
Classe 1986, Lelio Morra è una delle voci più interessanti del panorama cantautorale odierno. Infatti, il songwriter propone musica leggera italiana, canzoni con un piede negli anni '70 e l’altro nel 2019, e ogni suo pezzo sfiora mondi diversi.
Restando perfettamente memore di parte della musica leggera nostrana, la linea melodica morbida e accattivante delle sue composizioni si sposa con una ritmica ironica e coinvolgente, sostenuta da assonanze, citazioni e giochi di parole lievi che rivelano un cantautorato immediato, acuto e maturo, specie in alcuni brani rivolti alla scena politico-sociale. Un'apparenza leggera d'insieme si presta a veicolare messaggi più importanti sul viver d'ogni giorno e all'esperienza umana, scortata da una timbrica sui generis, chiara e gradevole, in grado di rendere ancor più diretti i testi delle singole canzoni. Una precisa attitudine sonora contemporanea conferisce al sound di Morra una matrice e un respiro internazionali. L'appuntamento in note di sabato 16 febbraio vedrà un piccolo “cambiamento di rotta” con gli Ars Nova Napoli, che condurranno in scenari musicali tipicamente popolari, dalle pizziche pugliesi alle serenate siciliane, dai classici napoletani alle tarantelle calabresi, sino a sperimentare connessioni con il rebetiko greco e la musica balcanica. La formazione attuale è composta da Marcello Squillante (fisarmonica), Antonino Anastasia (tamburi a cornice), Vincenzo Racioppi (mandolino e charango), Michelangelo Nusco (violino, tromba e mandolino), Bruno Belardi (contrabbasso) e Gianluca Fusco (voce, chitarra, organetto e gaita).
La rassegna proseguirà sabato 16 marzo con Satchmo Gypsy 4et, al secolo Dario De Luca alla chitarra, Riccardo Villari al violino, Valerio Middione alla chitarra e Gianfranco Coppola al contrabbasso. Un quartet il cui sound è equilibratamente in bilico tra cadenze swing e sonorità manouche, sulle orme del grande chitarrista Django Reinhardt. Tra rivisitazioni di evergreen del genere e alcuni inediti, partendo da quello che all'inizio degli anni '30, e poi a seguire, sarà identificato come 'jazz europeo', si spazia dal jazz al jazz manouche, gypsy, swing senza mai dimenticare origini e tradizione e sempre attenti al coinvolgimento del pubblico.
Sabato 6 aprile il percorso musicale sul palco del Teatro Nuovo si concluderà con un progetto sonoro che ha solo pochi anni di vita in ensemble, ma vede come protagonisti artisti con una discreta esperienza nell'ambito di altre formazioni. Lo Zygrya String Trio, costituito da Alfredo Pumilia (violino) Davide Maria Viola (violoncello) e Bruno Belardi (contrabbasso), è un trio d’archi, che propone brani originali caratterizzati da elementi e forme musicali appartenenti a diverse tradizioni del Mediterraneo. Il sound rivisita anche pezzi del Masada String Trio di John Zorn, cui si è molto ispirato, insieme al lavoro di Marc Ribot, dei campani Araputo Zen e Slivovitz. Nell'esecuzione i musicisti prestano particolare attenzione all'improvvisazione e al mutuo interplay.
Ogni data della rassegna Il Nuovo Suona Giovane sarà preceduta, alle ore 20.00, da un easy aperitif di benvenuto, compreso nel biglietto d’ingresso di euro 12. Ulteriori informazioni e programma della kermesse sono consultabili sul sito del Teatro Nuovo di Napoli, all’indirizzo www.teatronuovonapoli.it.
Lelio Morra inaugura la terza edizione de 'Il Nuovo Suona Giovane' al Teatro Nuovo di Napoli
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