“E’ evidente che il trasporto pubblico in Campania paghi la scarsa programmazione e la totale mancanza di investimenti in un settore che, oltre che migliorare la qualità di vita di pendolari e viaggiatori, dovrebbe contribuire a decongestionare il tasso di inquinamento e di polveri sottili che saturano l’aria delle nostre metropoli.Potrebbe interessarti
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“Resta la fotografia desolante scattata con l’ultimo rapporto Pendolaria, a conferma di un trend che continua a peggiorare di anno in anno. Basti pensare che, in controtendenza alle altre regioni, solo la Campania registra un calo significativo del numero di cittadini che utilizzano mezzi pubblici in Campania. Per non parlare dei vetustà dei treni regionali. I 370 attualmente in servizio in Campania hanno un’età media che sfiora i 20 anni. Ed è paradossale che, a fronte di una qualità del servizio pessima e di un taglio del 15,1% del numero dei treni dal 2010 al 2018, il costo dei biglietti è sia aumentato addirittura del 48,4%. Un vero e proprio obolo per i cittadini, se si pensa che, come sottolineato nel rapporto di Legambiente, nel 2017 gli investimenti per il miglioramento della qualità del servizio rappresentano lo 0,69% del bilancio regionale”.






