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“Non basta alla Asl informare le autorita’ regionali per poter procedere alla chiusura di una struttura sanitaria: per farlo occorrono atti specifici validamente motivati a norma di legge. La decisione di sopprimere il Psaut di Pollena e’ dunque illegittima e siamo pronti ad impugnarla davanti Tar”. Cosi’, a margine dell’audizione in Quinta Commissione Sanita’ del Consiglio regionale della Campania convocata sulla vicenda della sospensione delle attivita’ del Pasut di Pollena Trocchia, il presidente nazionale del Saues, il Sindacato Autonomo Urgenze ed Emergenze, Paolo Ficco. “Questa disposizione, adottata per far fronte alla carenza di personale altrove, oltre a non essere stata autorizzata dalla Regione non ha alcuna giustificazione: non si copre infatti la carenza di un servizio sopprimendone un altro, ne’ si chiude un Psaut che ha registrato quasi 4.000 accessi nell’ultimo anno quando la media nazionale si aggira intorno ai 2500. Tanto piu’ che non esiste nessuna norma che indichi una soglia minima”, rimarca il presidente del Saues. Per Ficco, “e’ evidente che la doppia penalizzazione dell’utenza di Pollena Trocchia e dei comuni limitrofi, che oltre a perdere il Pronto Soccorso si sono visti sottrarre anche la postazione fissa di primo soccorso, non e’ accettabile”. “Tanto piu’ che si andra’ a generare un intollerabile sovraffollamento, soprattutto di codici di minore gravita’, dei Pronto Soccorso degli altri ospedali della provincia”, conclude il presidente del Saues.
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