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Arzano, Cemento&Camorra, i referenti del clan Moccia in fibrillazione: è caccia all’architetto della camorra

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Arzano. Cemento & camorra, città sotto scacco. I referenti del clan Moccia in fibrillazione: è caccia all’architetto della camorra. Basta toccare i fili giusti per scatenare il “sistema” fatto da tecnici, amici degli amici, politici e imprenditori che in questo momento sarebbero impegnati in importanti operazioni di riciclaggio e gestione e controllo del territorio proprio come fanno i gruppi malavitosi con tanto di “affiliati” nei vari settori della società civile da utilizzare a secondo dell’obiettivo da colpire. Nulla deve sfuggire e nessuno deve parlarne o ostacolare il fiume di soldi in giro per Arzano. Non bisogna profferire parola alcuna pena il linciaggio o l’intimidazione. Le operazioni proseguono e sono proseguite in questi anni sotto gli occhi di tutti nonostante vi siano a corollario interrogazioni parlamentari e un intero capitolo dedicato, proprio nel decreto di scioglimento del 2015 in cui il Ministero dell’Interno scrive che: ”Ulteriore elemento di concretezza evidenziato dalla commissione d’accesso riguarda la vicenda del frazionamento di un’area di proprietà di un gruppo immobiliare, riconducibile allo stretto collaboratore del sindaco, di cui si è già riferito, il quale per altro risulta, secondo quanto emerge dalla relazione prefettizia, in stabili contatti con ambienti legati alla criminalità organizzata e in particolare al clan egemone. Attraverso il frazionamento del terreno in lotti e la cessione di quote societarie tra aziende collegate, è stata inequivocabilmente realizzata una lottizzazione abusiva cartolare, tollerata dall’amministrazione comunale che, ancora una volta, non ha disposto i dovuti controlli finalizzati all’adozione dei provvedimenti di demolizione. Ancor più grave appare la circostanza che la stessa società ha ottenuto un’autorizzazione per lo svolgimento di un’attività commerciale, in assenza dei presupposti di legge, grazie all’inerzia dell’amministrazione”. Insomma, come se nulla fosse cambiato, i poteri forti vanno avanti e in molti giurano che se dovessero saltare le operazioni da milioni di euro, vi sarebbero contraccolpi inimmaginabili. Nonostante la corsa ai ripari.

 Luca Rossi


Articolo pubblicato il giorno 14 Gennaio 2019 - 17:17

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