Continua a salire il bilancio delle vittime dello tsunami che si è abbattuto sulle coste dell’Indonesia. Ora le autorità indonesiane parlano di 222 morti ed 843 feriti, un bilancio ancora considerato provvisorio. Ci sono anche una trentina di dispersi, ma il presidente Joko Widodo ha avvertito che e’ destinato ad aggravarsi sensibilmente anche perche’ per molte localita’ non ci sono ancora dati. Non si ha notizia di stranieri tra le vittime, ma l’area piu’ colpita di Banten, nel distretto di Pandeglang, e’ piena di localita’ balneari affollate dai turisti durante le feste natalizie. Gravi anche i danni materiali: lo tsunami ha danneggiato 556 case, nove alberghi, 350 barche e 60 chioschi di gastronomia lungo le coste. Le autorita’ hanno invitato le popolazioni delle aree colpite a stare lontano dalla costa perche’ non sono escluse altre onde anomale. Lo tsunami e’ stato causato dalle frane sottomarine seguite a un’eruzione ad Anak Krakatau, un’isola vulcanica emersa 90 anni fa attorno al vulcano Krakatoa (“il bambino”, in indonesiano), sotto osservazione da giugno. Nel 1883 il vulcano ha fatto registrare una delle piu’ violente eruzioni di tutti i tempi, con un bilancio di 30.000 morti. La Farnesina ha attivato l’Unita’ di crisi e l’ambasciata a Giacarta per assistere i connazionali. “Noi italiani siamo vicini al popolo indonesiano, con spirito di forte solidarieta’ e sincera amicizia in questi terribili momenti”, ha twittato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Papa Francesco all’Angelus ha invitato tutti a pregare per le vittime e i loro cari e ha lanciato un appello “perche’ non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarieta’ e il sostegno della Comunita’ Internazionale”. Tra gli eventi piu’ drammatici c’e’ la strage a un concerto della popolare band indonesiana dei Seventeen. Un video subito diventato virale mostra il gruppo che si esibisce all’aperto nel resort sul mare di Tanjug Lesung, a Giava. I musicisti hanno le spalle rivolte al mare quando l’onda anomala li travolge scaraventandoli giu’ dal palco. Il bassista e il manager del gruppo sono morti e un tecnico e sua moglie sono dispersi. L’Indonesia e’ tra i Paesi piu’ esposti al mondo alle catastrofi naturali trovandosi a cavallo del cosiddetto “Anello del Fuoco” del Pacifico in cui si scontrano le placche tettoniche. Si tratta dell’area in cui si concentra gran parte delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti del mondo. L’ultima risaliva a settembre, quando la citta’ di Palu sull’isola di Sulawesi aveva subito 2mila morti per un terremoto e uno tsunami. Il 26 dicembre 2004 uno tsunami innescato da un sisma di magnitudo 9,3 al largo delle coste di Sumatra aveva causato 168.000 morti in Indonesia.
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