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Sulla scia di ‘un pacco alla camorra’ l’imprenditore vittima del racket lancia ‘l’Amazon anti-clan’

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Antonio Picascia dirigente dell’azienda casertana Cleprin, dopo che venne data alle fiamme nel 2015 da affiliati ai clan camorristici, non ha mai chinato la testa. Non lo ha fatto davanti alle richieste di pizzo né quando si è rimboccato le mani e ricostruito la sua azienda riaperta nel 2017. La sua voglia di riscatto l’ha trasfusa nella “Amazon anti-clan”, la piattaforma e-commerce che propone la vendita di prodotti antiracket, battezzata Nco, le stesse meschine iniziali NCO (Nuova Camorra Organizzata) coniate da Raffaele Cutolo cedono il passo al commercio dei prodotti delle Cooperative Sociali frutto del lavoro di quelle terre sporcate dalla camorra provenienti dai beni confiscati. Dietro ogni prodotto in vendita ci sono le personali storie di chi ha avuto il coraggio di alzare la testa.
L’intento è quello di aggregare chi vuole guardare avanti, chi si vuole lasciare alle spalle la criminalitá e riscoprire che noi siamo le terre di don Peppino Diana e lo si può fare anche attraverso l’Amazon anticamorra.
Sulla scia del successo dell’iniziativa “un pacco alla camorra” arrivata al decimo anno (consistente in un cesto natalizio di prodotti autoctoni al fine di rilanciare l’economia del territorio contrastata da quella criminale) si è fatta strada l’idea vincente di Picascia con l’obiettivo che non si contestualizzi la vendita al solo periodo natalizio ma che sia il volano di un radicale cambio di coscienza e opinione comune.
Gustavo Gentile

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