Poteva finire in bellezza, ma cosi' non e' stato purtroppo". Christian Maggio, ex esterno del Napoli ora al Benevento, torna a parlare della sua lunga militanza con il club azzurro. "Sarri? Non so perche' non me l'ha concessa quella giornata, non mi interessa - spiega il difensore a Radio Crc Targato Italia - Io non ci ho piu' parlato. Dopo la partita mi sono goduto quel bel giro di campo. E' un segno positivo. La cosa piu' importante per me e' quello di essere ricordato dai tifosi con grande affetto. Ancora oggi mi fermano e me lo ricordano. Io anche capitano in qualche occasione? Per me e' sempre stato un onore. Per essere un leader non bisogna avere la fascia. Io viaggiavo sottobanco per aiutare chi era in quel momento in difficolta'". Maggio torna poi sulla vicenda dello scudetto dello scorso anno, per qualcuno perso in albergo vedendo la vittoria della Juve sull'Inter: "Penso che sono state chiacchere fuori dal comune. La partita l'abbiamo vista e commentata, ma credo sia stata una giornata storta".
Articolo pubblicato il 5 Dicembre 2018 - 16:37 - Redazione Cronaca
Caserta – Uno scenario sconcertante quello che si è presentato ai Carabinieri del NAS di Caserta durante un controllo mirato alla sicurezza alimentare. • leggi l’articolo
Il Tribunale Collegiale di Napoli (Prima Sezione Penale) ha respinto la richiesta della Procura di revocare la sospensione condizionale della pena ad Anna Ingenito, classe 1971, chiedendone l’esecuzione sulla base di due condanne definitive per fatti del 2017, una delle quali con aggravante del metodo mafioso. I giudici hanno accolto la tesi difensiva dell’avvocato Rolando Iorio, escludendo uno dei due titoli esecutivi dal computo necessario alla revoca, con conseguente rigetto dell’istanza e permanenza in libertà di Ingenito, nota nell’ecosistema del clan come Lady Sibillo. Le donne del clan Le indagini antimafia hanno documentato un breve ciclo di leadership femminile nell’orbita Sibillo, esploso dopo gli arresti degli ultimi “babyras” e il vuoto di potere nei Decumani, con figure come Maria Sabatelli “Miriana”, Assunta Manzo, Carmela Bruna Matteo e Annunziata (Nunzia) Ingenito al centro di dinamiche decisionali e di cassa. In una conversazione intercettata l’8 maggio 2019, le quattro discutono della crisi economica del gruppo, del pressing dei Mazzarella sul racket e delle ricadute degli arresti, fotografando un quadro di gestione quotidiana del territorio e dei rapporti di forza tipico delle “paranze”. La frattura con i Mazzarella La DDA colloca il conflitto nel solco della storica contesa tra l’area Sibillo e il fronte Mazzarella-Buonerba per Forcella, Maddalena, via dei Tribunali e l’asse dei Decumani, con stese, agguati e una “campagna acquisti” di pedine qualificate per consolidare il controllo delle estorsioni. Arresti e ordinanze cautelari in più tranche hanno colpito la “nuova cupola” Sibillo, inquadrando Sabatelli tra i capi promotori e mostrando come la componente femminile reggesse cassa, consenso e logistica durante le fasi di latitanza, carcerazione e riorganizzazione. Il precedente: la parabola ES17 L’uccisione di Emanuele Sibillo nel 2015, nel pieno della guerra per le piazze del centro storico, segnò il tramonto del carisma di “ES17” e un successivo riflusso verso assetti più frammentati, accelerando il ricorso a quadri femminili per presidiare relazioni, estorsioni e canali di spaccio. La cronologia delle operazioni e dei contrasti con il fronte Buonerba-Mazzarella, già fotografata da inchieste e cronache, resta lo sfondo su cui leggere tanto la decisione giudiziaria su Anna Ingenito quanto le fratture interne. • leggi l’articolo
Napoli - I finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro nei confronti di quattro società attive nel commercio all’ingrosso di ferramenta e minuteria metallica, con sedi operative nelle province di Napoli e Caserta. • leggi l’articolo
Un'alba di manette ha interrotto il sonno della criminalità organizzata che, da mesi, aveva trasformato le tranquille valli del Trentino nel proprio terreno di caccia preferito. • leggi l’articolo