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Salvatore Tana aveva Il ruolo di custode. Custode del deposito di armi del clan, utilizzate per minacciare tutti quegli imprenditori e commercianti che non rispettavano il loro volere. Era stato arrestato a Tornimparte. 28enne originario di Teverola in provincia di Caserta, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico de Casalesi. Il ruolo contestato dalla Procura distrettuale napoletana a era quello di essere il custode e armiere del gruppo di fuoco risultando incaricato del deposito di armi utilizzate per gli atti intimidatori in pregiudizio di imprenditori e commercianti, nonché di spacciare sostanze stupefacenti per conto dell’associazione criminale. L’associazione per delinquere camorristica utilizzava corrieri che consegnavano lo stupefacente in Italia e vedeva Salvatore Tana. in seno all’organizzazione essere incaricato delle attività di stoccaggio, custodia e distribuzione dello stupefacente. Le indagini dei Carabinieri, avviate nel 2010 a seguito di un attentato intimidatorio all’abitazione dell’allora Sindaco di Teverola, hanno fatto anche luce sull’omicidio di un affiliato al clan da ricondursi a motivi di equilibrio interni al clan stesso. Salvatore Tana era stato individuato nell’aquilano, dove lavorava alle dipendenze di una ditta edile casertana impegnata nella ricostruzione post-sisma.
Gustavo Gentile