Incendio di capannoni al Cis di Nola: prosciolti i quattro imputati

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Il Gup del Tribunale di Nola, Sepe, al termine di una lunga Camera di Consiglio ha prosciolto i fratelli Antono, Angelo e Massimo Pagano unitamente al loro datore di lavoro Iervolino Aniello (titolare della società Giam Srl ubicata presso il Cis di Nola). Gli stessi erano stati accusati in concorso di “incendio doloso finalizzato alla truffa assicurativa”.
Circa 2 anni fa, e precisamente il 25 gennaio del 2017 alcuni capannoni siti presso l’isola 1 del Cis di Nola venivano coinvolti in un incendio. A seguito degli accertamenti svolti dagli investigatori l’incendio veniva ritenuto di natura dolosa ed identificati quali responsabili i fratelli Pagano unitamente al loro datore di lavoro; difatti il pm procedente chiedeva ed otteneva verso quest’ultimi l’ applicazione di misure cautelari (arresti domiciliari).
I difensori dei fratelli Pagano ( gli avvocati Federico Bonagura e Giovanni Vecchione entrambi di Palma Campania) unitamente ai difensori di Iervolino (avvocati Antonio Tomeo e Luca Capasso) tutti del foro di Nola, facevano chiarezza sull’intera vicenda processuale smontando (in fase di udienza preliminare) l’intero impianto accusatorio della Procura di Nola. I quattro sin dall’inizio delle indagini, si sono sempre dichiarati estranei  e ora è arrivata il proscioglimento da parte del Tribunale.




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