Department of Homeland Security and Customs and Border Patrol agents stand behind a closed gate at the Port of Entry facility, where tent shelters are being used to house separated family members, Thursday, June 21, 2018, in Fabens, Texas. President Donald Trump on Wednesday signed an order to stop the separations. Justice Department lawyers are working on a legal challenge to allow families to be detained longer than 20 days. (ANSA/AP Photo/Matt York) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]
Storie di sfruttamento, poverta’ e precarieta’, racconti di lavoro e di ricerca di integrazione. E’ ‘Bufaland’, lo spettacolo che vedra’ protagonisti, venerdi’ 7 dicembre al teatro Civico di Caserta, sei attori non professionisti provenienti dall’Africa Occidentale, e che qui vivono e lavorano. “Un’occasione irripetibile – sottolineano i promoter della Cultural Video Production – per questa insolita compagine per poter gridare la loro voglia di essere considerati persone con cui dialogare e non come numeri con cui fare conti. Una risorsa da mettere a frutto e non un problema da risolvere”. “I migranti in scena – tengono a spiegare gli organizzatori – afferiscono tutti allo SPRAR, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, cioe’ quella stessa agenzia che il decreto sicurezza del governo depotenzia e riduce notevolmente nelle sue funzioni e finanziamento”. “Questa esperienza e’ molto importante per noi – dice Boubacar Dahaba, uno degli attori sbarcato in Italia dal Senegal da non molto – soprattutto perche’ ci aiuta a imparare la lingua. Quest’anno poi e’ molto importante parlare di razzismo, perche’ c’e’ troppa violenza contro i migranti”. Gli fa eco Florence, in Italia da parecchi anni (ha sposato un italiano ed ha due bellissimi figli) che sul palco e’ la ‘narratrice’ e l’anima del gruppo: “Vorrei dare il messaggio che quando due culture si incontrano si arricchiscono entrambe. Io vorrei essere il ponte tra le culture, come sono sempre stata, e la portavoce di entrambe”. Stefano Scognamiglio e’ autore e regista della pie’ce teatrale: “Il vero e il falso combattono l’uno contro l’altro – spiega – per imporre il proprio dominio nella societa’ in cui viviamo. Sul vero o sul falso costruiamo la percezione di noi stessi e del mondo che c’e’ intorno a noi; ben aldila’ del pirandelliano ‘Cosi e’ (se vi pare)’, le fake news nutrono le masse e lo fanno quasi sempre per indirizzare l’odio. In questo contesto, un campo di battaglia tanto assurdo quanto reale nasce ‘Bufaland’, con una doppia accezione: in riferimento sia testuale, alle bufale appunto, animali alla base dell’economia del casertano e sia, soprattutto, alle menzogne costruite ad arte, che plasmano una forma di sottopensiero che divide e alza muri d’incomprensione”.
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