“La clausola di collegamento tra questa norma che blocca la prescrizione dopo il primo grado e la legge che ridurrà i tempi dei processi disinnesca quell’effetto bomba atomica che mi preoccupava molto perché oggi i processi hanno una durata infinita”. Il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, in un’intervista al Corriere della Sera si dice convinta che sulla prescrizione sia stata davvero disinnescata la “bomba atomica” e chiarisce che il congelamento della prescrizione dopo il primo grado invocata dai grillini avrà una attuazione sicura, a partire dal 2020, solo se sarà controbilanciata dalla riforma chiesta dalla Lega che punta ad assicurare tempi certi ai processo: «Le due riforme sono strettamente collegate». E con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, aggiunge Giulia Bongiorno, “concordiamo che andranno ridotti innanzitutto i tempi delle indagini soggetti oggi a proroghe infinite”. “Ho sempre detto e ribadito che il dramma italiano è quello della durata eccessiva dei processi. E questo punto sta molto a cuore sia ai magistrati sia agli avvocati. Quindi – spiega Bongiorno – i tempi dei processi non devono essere solo celeri ma certi. Come? Con il ministro Bonafede siamo d’accordo che bisogna iniziare riducendo i tempi delle indagini che troppo spesso sono sottoposti a proroghe infinite”.
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