Napoli. Quasi trenta anni di carcere complessivi per i tre ragazzi minorenni del rione sanità sotto preocesso per la violenta aggressione ad giovane Arturo lo scorso anno in via Foria. Precisamente 27 anni e nove mesi: 9 anni e 3 mesi ciascuno. Tutti accusati di tentato omicidio e rapina. E’ questa la decisione finale del Tribunale per i Minori di napoli. In mattinata il pm Ettore La Ragione aveva chiesto sedici anni per un indagato, dodici anni a testa per gli altri due:gli aggressori di Arturo, il ragazzo di 17 anni che a Napoli, lo scorso 18 dicembre, stava morendo per aver ricevuto da una baby gang tre coltellate, tra le quali una sferrata alla gola. Oltre trenta punti di sutura, corde vocali tagliate, danni al polmoni e alla milza. La pena più alta era stata chiesta per il ragazzino soprannominato “‘o nano”, colui che é sospettato di essere materialmente l’accoltellatore. Una lunghissima discussione arrivata dopo un altro esame dei tre imputati, tutti minorenni, che hanno confessato di aver fatto parte del gruppo inquadrato dalle telecamere di alcuni negozi; nessuno però ha ammesso di aver accoltellato Arturo, scaricando la responsabilità sugli altri. Sono in corso ulteriori indagini su un quarto indagato nipote di di uno dei boss del rione Sanità e che non era tra gli imputati di questo processo.
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