Sospendere le partite in caso di insulti. E’ la proposta di Carlo Ancelotti intervenuto nel dibattito sviluppatosi a Coverciano in occasione della cerimonia della panchina d’oro. “In Italia – ha detto il tecnico del Napoli – siamo indietro. Si pensa che la partita di calcio sia una battaglia. In Spagna c’è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c’è negli stadi italiani”. Ancelotti indica anche una soluzione: “Ora abbiamo un vantaggio: che si possono sospendere le partite. Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo”. D’accordo Mancini: “Potrebbe essere un segnale” che ha aggiunto: “Noi purtroppo abbiamo questo cattivo modo di comportarci e non è una cosa bella perché accade quasi sempre qui da noi, all’estero è difficile che accada”. Il dibattito si è poi spostato sul gesto di Mourinho. “Non mi sembra abbia fatto nulla di particolare – ha detto Mancini – ci st che dopo tanta pressione abbia potuto fare quel gesto”. E Conte aggiunge: “Ogni allenatore vive di tensioni. José a mente fredda ha detto che avrebbe evitato quel gesto. Aggiungo che in Inghilterra non si è abituati a sentire certi insulti, i tifosi si preoccupano solo di incitare la propria squadra. Ognuno ha il proprio modo di fare, la propria storia, ma è certo che dobbiamo migliorare”.
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