Si indaga sulle cause del rogo di rifiuti all'interno dell'azienda Lea di Marcianise.Potrebbe interessarti
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Al momento si cerca di capire come possa essere deflagrato un rogo all'interno di un sito di fatto chiuso dalla magistratura. Il giallo è tutto sui sigilli che di certo sono stati rimossi. Da chiarire se qualcuno abbia li tolti per introdursi all'interno ed appiccare le fiamme o se siano stati gli stessi vigili del fuoco a rimuovere i sigilli per spegnere l'incendio. Intanto sono attesi per la giornata di domani i dati sui rilievi di Asl ed Arpac cui seguiranno, se necessarie, le prescrizioni da adottare da parte del sindaco Antonello Velardi. Il primo cittadino è stato costantemente nella zona Asi nella giornata di oggi per far fronte a quello che appare come un vero e proprio disastro ambientale. Velardi ha invitato i cittadini di Marcianise, sia attraverso Facebook sia con un messaggio audio diramato alla popolazione, alla prudenza ed a chiudere porte e finestre per evitare di essere invasi dalla nube tossica. Sul rogo di Marcianise sono intervenuti anche i Verdi con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che ha sottolineato la necessità di "militarizzare tutti i depositi dei rifiuti perché pare evidente che potremmo essere di fronte a una strategia ben delineata tesa a creare il caos nella gestione dell’immondizia".
Gustavo Gentile





