Napoli, scontro nel Psi, chiesta la revoca del commissariamento. Critiche al segretario regionale Mario Riccio

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Napoli. E ‘scontro nel PSI, chiesta la revoca del commissariamento. Critiche al segretario Regionale Mario Riccio. “A distanza di 11 mesi dal Congresso Provinciale che ha visto l’elezione del compagno Francesco Mallardo con oltre il 66% dei voti validi – si legge nel documento di protesta dei militanti indirizzato alla Federazione provinciale- , una esigua minoranza spudoratamente annulla quel risultato chiedendone il commissariamento, con procedure inusuali e con motivazioni politiche inesistenti. E soprattutto sprezzanti della volontà della stragrande maggioranza dei compagni che meno di un anno fa, si erano espressi in modo inequivocabile. La inconsistente minoranza che ha chiesto il commissariamento è la stessa uscita sconfitta del Congresso Provinciale, e già questo rende chiara l’idea e fuga i dubbi sul perché di questa incomprensibile azione: non si vuole ancora accettare la sconfitta e decidere di lavorare tutti insieme per l’obiettivo comune che dovrebbe essere il partito. Un aspetto gravissimo che va stigmatizzato è il comportamento del segretario regionale Marco Riccio, il quale venuto a conoscenza della convocazione del Consiglio Provinciale del partito, ha anticipato la riunione della Segreteria Regionale avente all’ODG il commissariamento della Federazione di Napoli, con il chiaro intento di impedire ai compagni della Federazione napoletana di esprimersi. Questo è un atteggiamento inqualificabile, strumentale, e di parte, non serio e soprattutto non da socialista”, rimarcano i tanti tesserati e militanti. “Nella richiesta – proseguono -, le insussistenti motivazioni politiche sono espresse, tra l’altro, con veemenza ed in modo offensivo, che non si confanno ad una civile convivenza tra compagni di partito, che pur nel democratico confronto su visioni e posizioni diverse, devono sempre mantenere un contegno ed un rispetto verso l’altrui persona commettendo l’inqualificabile atto di commissariare la Federazione di Napoli senza validi motivi, anzi inventandone alcuni di sana pianta, si è assunto la responsabilità di sfasciare quel già minimo di partito ancora esistente a Napoli. Tra l’altro dichiarando palesemente il falso anche nel provvedimento di nomina, quando dichiara di aver sentito la Commissione Provinciale di Garanzia di Napoli, che invece alla data del 8/10/2018 non ha ancora emesso alcun parere, in quanto è stata convocata di presidente in data 15/10/2018 per esprimere il parere su tale argomento”.

Giovanni Laperuta


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