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Napoli, ecco come agiva la banda dei 'cavalli di ritorno' di Poggioreale

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Napoli. Sono almeno ottanta i colpi accertati dai carabinieri che hanno sgominato una banda di ladri specializzata nel “cavallo di ritorno”. Ad essere finite in carcere 12 persone, ne manca ancora un’altra. Sono ritenuti dagli investigatori i protagonisti di furti di auto, prevalentemente utilitarie, commessi nella zona est di Napoli. Furti commessi anche a San Giorgio a Cremano, Portici ed Ercolano. Dopo un’indagine certosina condotta dai carabinieri della stazione di Poggioreale i militari hanno individuato gli autori e per loro sono scattate le manette. Nove persone sono finite in carcere, ad altre tre è stata applicata la detenzione domiciliare. Complessivamente sono stati accertati ottanta episodi di furti di auto ma anche di impianti stereo ma il bilancio è destinato a crescere. L’organizzazione era composta da una persona che era al vertice ed era considerato il capo che andava ad organizzare i colpi. Era lui che, volta per volta, sceglieva la zona in cui operare, cosa e quando rubare. Poi c’erano i basisti, considerati quelli del “blocco operativo” che erano gli esecutori materiali dei furti. I componenti variavano sempre e principalmente le razzie avvenivano di notte. Le indagini sono partite in estate quando una pattuglia dei carabinieri scoprì due uomini a bordo di un’auto rubata. Le auto venivano condotte o direttamente al committente o nei vari scassi autorizzati e non di Napoli e dell’intero territorio provinciale. I malviventi utilizzavano i guanti per non lasciare impronte.

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