“Mi hanno messo agli arresti per un reato di umanità”: così Domenico (Mimmo) Lucano, sindaco di Riace, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti: è quanto riferisce il fratello, Giuseppe Lucano, citato da Avvenire. Il fratello definisce Mimmo Lucano “sorpreso, amareggiato e anche un po’ arrabbiato. Comunque oggi è più sereno, ha visto che non è solo”. Giuseppe Lucano ricorda che Riace stava morendo, quando nel ’98 arrivarono in paese i primi migranti, anzitutto curdi. Quindi dà voce al sospetto di molti. “Capisce che è come colpire un simbolo nel contesto di quello che avviene ora in Italia, il vento che spira impetuoso”.
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