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La Regione boccia la proposta dei 5S sul riordino del 118: la delusione degli operatori

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Gentile Direttore,
non posso quale professionista dell’emergenza sanitaria territoriale 118, ,interpretando il desiderio di tutti gli operatori del settore, raccontare della profonda delusione e disperazione di quanto accaduto, martedi 9 ottobre in Consiglio Regionale della Campania ,quale spettatore della bocciatura di una mozione sul sistema d’emergenza ed urgenza 118 ,presentato dal consigliere Ciarambino ,ringraziandola per la qualità del lavoro svolto,che aveva la sola intenzione di impegnare il consiglio stesso su punti generali ma essenziali di riordino. A nome di tutti i professionisti e volontari professionisti ,includendo tra questi anche gli autisti soccorritori ,grido che ci sentiamo traditi dalla politica .Anni di precarietà ,,di carenze organizzative, di sfruttamento sul lavoro per autisti ed infermieri, di ipocrisie,di violenze quasi a cadenza giornaliera , la devastante stanchezza mentale frutto della consapevolezza dell’assenza di soluzioni ,dell’attesa di anni in cui mai nessuna risposta e giunta ,nonostante le innumerevoli denuncie ,la mancata osservanza di sentenze del Tar Campania e Corte Costituzionale, da parte delle ASL ,difficilmente consentono di accettare e farsi una ragione di una assenza di solidarietà trasversale tra opposizione e maggioranza sebbene una ragionevole tentativo è stato speso dal consigliere Beneduce che ringraziamo ,così come il consigliere Zinzi che ha dato voto favorevole.
Non possiamo accettare ancora ritardi, ma soprattutto pensare che ci possa essere una proposta, un ‘’qualcosa’’ calato dall’alto ,che non rispecchi quelle che sono le vere esigenze e soluzioni finalizzate al bisogno di assistenza in emergenza dei cittadini, alla risoluzione delle criticità del servizio, alle aspettative degli operatori. Timore della possibilità che un “ corpo estraneo” possa penetrare e compromettere inesorabilmente il tentativo di guarigione di quella ferita dolente che è stata resa l’emergenza. Rabbia perché in questi mesi precedenti ,sbandierando la parola ‘’emergenza ‘’ e LEA ,si sono date risposte concrete a tutte le diverse aree della sanità campana, a tutte le categorie di precari , subordinati a tempo determinato, cococo, cocopro , ossia comma 1 e comma 2 , ma noi medici convenzionati del 118 restiamo invisibili, o meglio precisiamo che per alcuni ,dobbiamo restare invisibili.
Noi esistiamo. Noi esistiamo perché ogni giorno della settimana ,ogni ora del giorno, su tutti i territori della regione Campania, noi i team del 118, eroghiamo prestazioni essenziali e reali per i cittadini, entrando nelle loro case ,sosteniamo e siamo le braccia del SSR ,del SET 118 della Regione Campania. Salviamo vite e abbiamo il diritto dovere di parlare ed essere ascoltati , che le nostre parole e aspettative ,perché frutto di competenze di settore, si traducano in valide soluzioni che si rispecchiano nel dettato normativo.
Timore che si partoriscono provvedimenti che restano inattuabili o addirittura producano effetti peggiorativi. .
In particolare riteniamo fondamentale:
° la stabilità contrattuale, ossia la trasformazione del tempo determinato in tempo indeterminato per tutti i medici convenzionati impegnati nel servizio, sia per coloro che operano sui mezzi di soccorso che nei Pronto Soccorsi. (si precisa che questa è a costo zero ossia senza incremento di spesa) precari dal 2005.
° la riduzione significativa e progressiva sino alla abolizione del falso volontariato, attraverso l’attribuzione di contratti di lavoro ad infermieri ed autisti soccorritori ,rendendo il volontariato integrativo .
°richiamare, l’impegno che il Consiglio Regionale ha assunto nel prevedere specifici coefficienti di premialità, in favore dei soggetti che hanno provveduto al mantenimento dei LEA in questa regione e interessati alle procedure di reclutamento delle Aziende e Enti del SSR, per gli anni 2018-2020, per gli autisti soccorritori volontari che sono sistematicamente esclusi da avvisi e concorsi .
° adeguare il numero di ambulanze ( adeguatamente attrezzate ) medicalizzate e no ai tempi di percorrenza previsti dalla legislatura vigente nelle aree urbane extraurbane e aree disagiate
° prevedere un modello di riforma che preveda Dipartimenti strutturali provinciali ,inquadrati nelle aziende sanitarie, e un Dipartimento funzionale regionale di coordinamento( questo modello assicurerebbe al cittadino il massimo vantaggio in termini di qualità di prestazioni che di razionalizzazione delle spese) con la presenza di Comitati in entrambi i dipartimenti ,per una governance partecipata e concertata che coinvolge medici,infermieri,autisti soccorritori e onlus
°prevedere per sanare la carenza di medici d’emergenza ,l’individuazione successiva alla definizione delle piante organiche, di carenze di emergenza , e bandire il corso regionale di Emergenza della medicina generale svolto ai sensi dell’art 66 del DPR 270/2000 e dell’art 96 del ACN vigente .(doppio canale dipendenza e convenzionati partendo dalla 1268 /2008 )
° partecipazione dei medici di continuità assistenziale alle attività dell’emergenza coordinate dalla COT,limitatamente all’assistenza dei codici bianchi, verdi ,per una maggiore appropriatezza dell’offerta.
( applicazione del DM70/15 ,rivisitazione del DCA 18/15).


Articolo pubblicato il giorno 13 Ottobre 2018 - 15:59

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