Sabato infernale nelle carceri italiane: 8 agenti e un medico feriti e un detenuto salvato dal suicidio

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Sabato infernale nelle carceri italiane con 8i agenti penitenziari feriti e un medico in tre case di detenzione oltre un detenuto salvato in tempo da un tentativo di suicidio.
– “In Sicilia si opera senza personale di polizia penitenziaria e i pochi impiegati sono presi a morsi e pugni in faccia”. Lo dice il segretario generale aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende nota l’ennesima aggressione subita da un poliziotto penitenziario durante un servizio di traduzione. “Questa volta- prosegue Nicotra- e’ stato necessario l’intervento di molto del personale di polizia presente nell’istituto catanese di Bicocca dove un detenuto di origine messinese per motivi ancora sconosciuti si e’ scagliato contro un poliziotto prendendolo letteralmente a morsi”. Il poliziotto e’ stato giudicato guaribile in 10 giorni. “Il 5 ottobre – conclude il sindacalista – l’OSAPP manifestera’ pubblicamente dinanzi la casa circondariale di Catania per la mancanza di personale”.

Ancora un’aggressione al personale di polizia penitenziaria. Questa volta si e’ verificata nel carcere di Vibo Valentia, in Calabria, a renderlo noto sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPE e Damiano Bellucci, segretario nazionale. Un detenuto di origine marocchina, gia’ trasferito da altri istituti per i suoi comportamenti violenti, si precisa in una nota, ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria. Infatti, sembra che si tratti dello stesso detenuto, a rischio radicalizzzione, islamica che nello scorso mese di giugno ha aggredito il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia. Questa volta, a farne le spese, si legge sempre nella nota del Sappe, sarebbero stati i tre agenti, i quali hanno riportato contusioni giudicate guaribili in due e tre giorni. Non e’ accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, senza che l’amministrazione metta in atto iniziative concrete, dimostrando un’inversione di tendenza rispetto al passato- denuncia il sindacato di polizia penitenziaria – se ci fossero le condizioni sarebbe opportuno che il detenuto, ormai plurirecidivo, venisse espulso e mandato a scontare la pena nel suo paese.

Aggressione a cinque agenti della Polizia Penitenziaria, questa mattina intorno alle 9.30, nel carcere di Ferrara. A darne notizia, in un comunicato, sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e il segretario nazionale del sindacato, Francesco Campobasso secondo cui, protagonista della vicenda e’ un “detenuto di origine nigeriana, probabilmente affetto da problemi psichiatrici”. Nella colluttazione i cinque agenti sono rimasti contusi e feriti, con prognosi fino a cinque giorni. “Intanto – concludono i due sindacalisti – il Sappe continua le sue manifestazioni sul territorio nazionale e dopo Firenze il 27 settembre manifesteremo a Milano, davanti al carcere di San Vittore, martedi’ 2 ottobre, sempre per dire basta alle aggressioni continue”. (ANSA). COM-AG 29-SET-18 14:11 NNNN



    Dall’Ugl arriva “la denuncia dell’ennesima aggressione al personale di Polizia penitenziaria da parte di un detenuto”. Questa volta il sindacato segnala un episodio avvenuto giovedi’ sera a Forli’, dove “un detenuto, straniero e con cittadinanza italiana, durante un trasferimento in infermeria per un malore ha aggredito due agenti e il medico di guardia”, con i due uomini delle Forze dell’ordine che “hanno dovuto essere curati al Pronto soccorso, dove sono stati dichiarati guaribili rispettivamente in uno e quattro giorni”. Questa volta, denuncia segretario dell’Ugl di Forli’-Cesena-Rimini e Ravenna, Filippo Lo Giudice, “si e’ passato il limite, e chiediamo che si prendano seri provvedimenti”. Questo perche’, attacca il sindacalista, “non e’ accettabile che la Polizia penitenziaria continui a subire aggressioni senza che l’amministrazione prenda iniziative concrete, dimostrando un’inversione di tendenza rispetto al passato”. A questo punto, secondo Lo Giudice, “il detenuto, pur essendo di cittadinanza italiana, dovrebbe essere espulso e mandato a scontare la pena nel suo Paese d’origine”. In particolare, nell’istituto forlivese, caratterizzato da “una struttura vetusta e in parte inagibile, servono piu’ agenti e il completamento, atteso da anni, dei lavori per la realizzazione del nuovo carcere nella frazione del Quattro”. Da qui l’appello di Lo Giudice alle istituzioni affinche’ sia “velocizzato il trasferimento dei detenuti, in modo da liberare il complesso architettonico della Rocca e riassegnarlo come bene pubblico alla citta'”. Da parte sua, infine, il segretario nazionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, chiede, dal momento che “il fenomeno delle aggressioni in carcere e’ destinato a non fermarsi, segnali forti dal Governo e strategie per attuare gli obiettivi dell’ordinamento penitenziario”. SABATO 29 SETTEMBRE 2018 12.46.46

    Infine un detenuto marocchino di 30 anni e’ stato salvato ieri da un tentativo di suicidio nel carcere di Bancali a Sassari dagli agenti di polizia penitenziaria. Secondo quanto riferisce Domenico Nicotra, segretario generale aggiunto del sindacato Osapp, l’uomo, arrivato di recente nell’istituto, si era impiccato con un laccio ricavato artigianalmente. Il personale in servizio l’ha scoperto in tempo e l’ha rianimato prima che fosse troppo tardi. Nicotra sollecita la nomina di un funzionario della polizia penitenziaria con funzioni di comandante del reparto: “E’ necessario che il personale abbia una guida certa e autorevole, anche perche’ la tipologia dei ristretti e’ pericolosa”.


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