Quattordici anni e un tentativo di rapina all'attivo con il complice Davide Porro, disoccupato di ventuno anni. Fermati dal titolare del bar tabacchi di via Casacelle e dai clienti del negozio, hanno rischiato il linciaggio. I giovanissimi rapinatori sono stati poi arrestati dagli agenti del commissariato di Giugliano con l'accusa di tentata rapina aggravata e lesioni personali in concorso. Il ragazzo maggiorenne è stato condotto al carcere di Poggioreale mentre il minore, condotto al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei su ordine del giudice, prova a giustificare l'azione: "Volevo provare un'emozione forte". Ha quindi agito per noia, tanto che una volta in commissariato ha chiesto di tornare a casa non comprendento la gravità del gesto compiuto. Abbandonata la scuola, il giovanissimo dava una mano a suo padre, noto commerciante, nella sua attività. Convocati in commissariato, i suoi genitori sono rimasti in stato di shok per quanto accaduto e i suoi parenti - famiglia di onesti lavoratori - si sono precipitati presso l'attività commerciale presa di mira per chieder scusa al titolare.
I fatti si sono consumati intorno le 21.30 di martedì sera quando i due si sono introdotti nel bar armati. Giunti davanti al titolare gli hanno puntato contro la pistola: imitazione di una semiautomatica senza tappo rosso. Il proprietario del bar, ex poliziotto in pensione, è riuscito a bloccare l'arma impugnata dal minorenne sganciandone il caricatore. Con l'aiuto di alcuni clienti li ha poi bloccati ma i due sono riusciti a divincolarsi e, afferrata di nuovo l'arma, hanno colpito alla testa l'ex poliziotto causandogli lesioni personali.
Giugliano, il 14enne aspirante rapinatore si scusa: 'Volevo provare un'emozione forte'
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