Cronaca Giudiziaria

Violentò la ragazza e uccise il ragazzo, troppo pochi 20 anni di carcere: la Procura fa ricorso in Cassazione

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La Procura di Salerno ritiene che siano pochi i 20 anni di carcere inflitti in Appello nel processo con rito abbreviato a Ionut Alexa il rumeno violentatore e assassino che il 4 ottobre del 2014 insieme con un complice non ancora identificato assalì una coppia di fidanzati a Battipaglia. Il giovane rumeno in primo gradi sera stato condannato al fine pena mai poi ridotti a 20 anni in secondo grado. E ora il procuratore generale, Leonida Primicerio, ha presentato appello in Cassazione chiedendo un nuovo giudizio di merito proprio sull’esclusione delle aggravanti che i giudici di secondo grado hanno concesso all’imputato.Nel processo di secondo grado, infatti, i giudici della Corte di assise d’appello di Salerno hanno riconosciuto a Ionut Alexa (difeso dall’avvocato Marco Bruttapasta) la diminuente del rito abbreviato: cosa che, al contrario, non era accaduta in primo grado.  Secondo le accuse Alexa e il complice (non ancora identificato) prima violentarono lei e poi ridussero in fin di vita il ragazzo. Natalino Migliaro, 33 anni, morì dopo due mesi di agonia in ospedale per i violenti traumi riportati nel pestaggio. Era il 4 ottobre del 2014 quando i due giovani battipagliesi furono aggrediti mentre erano appartati in auto in una piazzola di via Idrovora a Battipaglia nei pressi della località Lago. Con Ionut Alexa c’era un complice.Il ragazzo fu massacrato con un bastone e morì due mesi dopo in ospedale per le gravi ferite riportate, la ragazza invece fu brutalmente violentata e picchiata. Ad incastrare il violento assassino furono le tracce del Dna. Il condannato è un personaggio  violento e un aggressivo così descritto nella dura requisitoria del pm nel corso del processo di primo grado. Tra l’altro proprio nel corso di una delle ultime udienze di primo grado Alexa avrebbe anche minacciato tutti di morte: il pubblico ministero, gli avvocati e i giudici. Alla lettura della sentenza si erano registrate proteste da parte dei genitori della giovane vittima.

(nella foto la giovane coppia aggredita e nel riquadro l’ assassino Ionut Alexa)

 


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