Casola. Da tassista a usuraio e poi con due figli e un genero morti, un figlio e il genero uccisi dalla camorra, un altro un pericoloso pregiudicato suicida e un terzo accusato di duplice omicidio e poi prosciolto. Non si è fatto mancare niente nella sua vita Catello Cuomo detto o’ caniello vecchio patriarca del crimine dei Monti Lattari morto l’altro giorno a 89 anni nella sua Casola. Aveva anche avuto la forza di far eleggere un genero a sindaco del paese negli anni Novanta, quando era diventato un uomo di rispetto. L’latro giorno nella chiesa di Sant’Antonio a Casola si sono svolti i funerali davanti a non molte persone. Aveva sposato la vedova del fratello morto in un incidente stradale che ne aveva già due figli, uno è quel Enzo Cuomo accusato di un duplice omicidio collegato proprio alla faida degli anni ’90 (quello di Antonio Amendola e Alberto Castellano, commesso in una bisca aCastellammare nel 1993): era stato condannato all’ergastolo in primo e secondo grado, condanna poi annullata dalla Cassazione che ne aveva disposto la scarcerazione nel 2006. L’altro figlio del fratello Mario e quindi nipote di Catello o’ caniello, era Luigi detto o’ pazzo morì suicida. Era un pericolosissimo rapinatore. Il figlio naturale di Catello Cuomo era Mario Cuomo, ucciso la sera del 7 agosto 2012, a Gragnano, mentre si accingeva a disputare una partita di calcetto con gli amici in un campo di via Ogliaro. L’altra vittima di famiglia per mano della camorra é Rosario Esposito ucciso a a fucilate in una villa nella zona di Madonna della Libera a Castellammare durante la guerra tra i D’Alessandro ( a cui si era legato Catello Cuomo) e il clan di Umberto Mario Imparato.Esposito fu uno dei primi morti della sanguinosa faida di quegli anni che lasciò sul selciato oltre 100 morti, Catello Cuomo detto o’ caniello aveva cominciato a delinquere prima come contrabbandiere sul finire degli anni Settanta e poi con il post terremoto si trasformò in ‘banca’ per gli imprenditori impegnati nella ricostruzione. Nella prima guerra di camorra contro i cutoliani nella zona furono ammazzati a Gragnano in due agguati diversi i fratelli Francesco e Raffaele Vicidomini detti i nasoni. Da allora Catello Cuomo o’ caniello diventò potente nel mondo della malavita della provincia di Napoli.In un processo per usura, in cui il reato si è estinto per prescrizione, tra i suoi ‘clienti’ figurava anche Ludovico Imperiale, padre dell’oramai famoso super narcos Lello Imperiale detto o’ parente diventato noto per i quadri di Van Gogh rubati al Museo di Amsterdam e fatti ritrovare proprio nella casa del padre a Castellammare. L’uomo legato al clan Amato-Pagano, condannato a otto anni di carcere è attualmente latitante negli Emirati Arabi. Lo scorso anno ad ottobre sempre a Casola fu ucciso Ciro Orazzo detto o’ piscariello e ‘o sardagnuolo. Aveva sposato una nipote di Catello Cuomo ed era considerato uno dei più potenti narcos dei lattari, era stato il braccio destro di Mario Cuomo ucciso nel campo di calcetto.